Le giornate si fanno più brevi, il sole tramonta sempre prima e le foglie cadono giù dagli alberi, tingendosi di mille sfumature tra il rosso e il giallo. Siamo ormai in pieno autunno e, tra caldarroste e funghi, molti italiani si chiedono in questo periodo quando cambia l’ora. La domanda, in apparenza semplice e banale, ha diverse conseguenze sull’umore e anche sulla salute delle persone. Per questo è essenziale scoprire quando avverrà il passaggio d’orario che ridurrà ulteriormente le ore di luce pomeridiane. Un vantaggio per gli amanti delle ore notturne, ma una spiacevole conseguenza dei mesi più freddi per chi ama le lunghe giornate di luce.
Quando cambia l’ora: il passaggio all’ora solare
Con il passaggio all’ora solare, gli italiani perderanno infatti un’ora di luce il pomeriggio per guadagnarla la mattina (evitando, per i mattinieri, la spiacevole sensazione di svegliarsi col buio, che a volte per i più fotosensibili può rendere difficile svegliarsi). Il cambiamento d’orario è previsto tra poco più di una settimana. Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre (per la precisione, alle 3 di notte) bisognerà riportare indietro le lancette di un’ora.
L’atto di spostare le lancette, di per sé, potrebbe sembrare un gesto ormai obsoleto o la solita frase fatta per molti, così come quello di domandarsi quando cambia l’ora. In realtà, spostare fisicamente le lancette in avanti o indietro (come in questo caso) aiuta molti ad avere un controllo “fisico” sul tempo in cui ci troviamo fatalmente immersi e che spesso ci sfugge tra le dita.
Inoltre, conoscere quando avverrà il cambiamento d’orario è particolarmente importante per quanti avvertono come la luce solare influenzi il nostro umore. Sono stati inoltre dimostrati, nel caso del passaggio all’ora legale, effetti collaterali per la salute, diversamente da quanto succede con l’ora solare, quando il time-shift non avrebbe particolari conseguenze.