Coronavirus in Sicilia che continua la sua salita, con l'indice Rt tra i più elevati in Italia. Il punto della situazione sui contagi nell'Isola.
Il numero di nuovi contagi parla chiaro: l’epidemia sta accelerando in tutta Italia. Oltre al numero crescente di casi, gli italiani a partire da questa settimana sono obbligati a portare la mascherina ovunque anche all’aperto, così come avvenuto nella prima fase post-lockdown e così come avviene già da settimane in diversi Paesi europei. Un percorso “a rebours”, che viene evidenziato anche nel rapporto settimanale stilato dall’Iss, dove si evidenziano “elementi di criticità, per la prima volta”. “Di questo passo a novembre rischiamo 16 mila casi al giorno“, ammonisce Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, che poi aggiunge: “abbiamo sottovalutato la seconda ondata”.
Per la decima settimana consecutiva, la curva dei contagi è in salita. Nella giornata di ieri il bollettino del Ministero della Salute ha evidenziato una crescita notevole di casi, con oltre 5 mila contagi registrati in un giorno, di cui quasi mille nella sola Lombardia. Oltre a quest’ultima, casi in aumento anche in Campania, dove il governatore Vincenzo De Luca minaccia una nuova chiusura totale in caso di ulteriore crescita, e il Veneto. Anche le regioni più piccole, inoltre, registrano incrementi significativi, come l’Umbria (+151) e il Friuli Venezia Giulia (+146).
Nell’Isola negli ultimi due giorni si sono registrati quasi 500 contagi, con le province di Catania e Palermo a trainare il numero di nuovi casi. Nel palermitano sono state stabilite cinque zone rosse, di cui quattro a Palermo e una a Villafrati. Situazione seria anche a Catania, dove, malgrado l’assenza, per il momento, di vere e proprie zone rosse, gli ospedali sono in affanno per il numero di ricoveri particolarmente alto, con alcuni reparti ormai saturi di pazienti. Ancora nel capoluogo etneo, un’ordinanza del vice-sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi stabilisce che a partire da oggi è vietata la vendita e il consumo di cibi e bevande dopo le 23.
Infine, l’indice Rt relativo ai contagi in Sicilia nella settimana 28 settembre – 4 ottobre vede l’Isola al secondo posto dietro la Campania per dato più alto: 1,22, ben oltre la soglia d’allerta. “Essenziale – si legge nel rapporto dell’Iss – evitare eventi ed iniziative a rischio aggregazione in luoghi pubblici e privati”, “per evitare un ulteriore e più rapido peggioramento dell’epidemia”.
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