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Catania, stop a vendita e consumo di cibi e bevande la sera: il testo dell’ordinanza

Il vicesindaco Roberto Bonaccorsi ferma la vendita e il consumo di bevande e cibo all'aperto negli orari notturni. Il testo completo dell'ordinanza.

In considerazione della situazione epidemiologica, il Comune di Catania stringe ulteriormente le disposizioni anti-contagio, limitando la vendita di alimenti e bevande. il vicesindaco Roberto Bonaccorsi nella qualità di sindaco, ha emanato un’ordinanza che vieta ai pubblici esercizi (bar, pub, ristoranti ecc…) di vendere alimenti e bevande da asporto dalle ore 23:00 fino all’orario di chiusura.

Analogo divieto vale per gli esercizi di vicinato (salumerie, panifici, supermercati, ecc…) a decorrere dalle ore 21.30 alle ore 09.00 del giorno successivo. Il provvedimento, elaborato d’intesa con l’assessore alle attività produttive Ludovico Balsamo, coerentemente a quanto concordemente stabilito lo scorso 7 Ottobre in prefettura durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza delle organizzazioni dei commercianti, decorre da sabato 10 ottobre. Con il provvedimento di Bonaccorsi, inoltre, è vietata la consumazione di alimenti e bevande dopo le ore 23:00 sulle pubbliche vie e piazze.

Resta consentita la consumazione all’interno dei locali degli esercizi pubblici nonchè negli spazi esterni autorizzati dall’amministrazione e l’asporto inteso come delivery (quindi consegna a domicilio) fino alle ore 02:00.

Inoltre, è permessa la vendita da asporto all’interno di contenitori adeguatamente chiusi sia per il cibo che per le bevande, la cui consumazione dovrà avvenire presso i domicili degli acquirenti. Nella stessa ordinanza sindacale è fatto obbligo ai titolari delle attività che non usufruiscono di posti a sedere quali chioschi, automezzi attrezzati per la vendita di panini e rosticcerie e altre attività artigianali del settore alimentare senza somministrazione di rispettare le stesse disposizioni. Viene consentito anche in questo caso l’asporto inteso come delivery (quindi consegna a domicilio) dalle ore 23:00 fino alle ore 02:00.

“Siamo fiduciosi che sia gli esercenti che i cittadini – ha detto il vicesindaco Roberto Bonaccorsi – comprenderanno che è necessario adottare misure preventive per scongiurare eventuali chiusure anticipate per gli operatori, come già avvenuto in altre regioni d’Italia, ma anche le necessarie sanzioni, per garantire la salute pubblica evitando e prevenendo assembramenti in prossimità dei locali dei pubblici esercizi, che continueranno a svolgere regolarmente la loro attività per i clienti con posti a sedere, nel rispetto delle regole, che gli stessi esercenti peraltro hanno responsabilmente sollecitato e condiviso ”.

Questa, invece, la sintesi delle nuove regole rinvenibili all’interno dell’ordinanza (a fondo pagina il testo completo):

  • Consentito l’asporto inteso come delivery (quindi consegna a domicilio) fino alle ore 02:00;
  • Consentita la vendita da asporto all’interno di contenitori adeguatamente chiusi sia per il cibo che per le bevande, la cui consumazione dovrà avvenire presso i domicili degli acquirenti;
  • Vietata la consumazione di alimenti e bevande dopo le ore 23:00 sulle pubbliche vie e piazze al di fuori dei suddetti spazi autorizzati;
  • Si fa obbligo ai titolari delle attività che non usufruiscono di posti a sedere quali chioschi, automezzi attrezzati per la vendita di panini e rosticcerie e altre attività artigianali del settore alimentare senza somministrazione di rispettare le linee guida approvate dalla Conferenza Stato-Regione;
  • Consentito anche in questo caso l’asporto inteso come delivery (quindi consegna a domicilio) dalle ore 23:00 fino alle ore 02:00;
  • Consentita la vendita da asporto all’interno di contenitori adeguatamente chiusi sia per il cibo che per le bevande, la cui consumazione dovrà avvenire presso i domicili degli acquirenti.
  • Vietata la consumazione di alimenti e bevande dopo le ore 23:00 sulle pubbliche vie e piazze.

Un’ulteriore stretta dunque sulla movida, anche in considerazione dei numeri preoccupanti per la provincia etnea (+77 casi nella sola giornata di oggi). L’obiettivo resta quello di limitare il più velocemente ed efficacemente possibile la crescita dei contagi, evitando il ricorso a un nuovo lockdown.


Stop a consumo e vendita di cibo e bevande: l’ordinanza integrale

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