Pec obbligatoria in auto a partire da ieri, giovedì 1 ottobre. La novità entra in vigore con l’approvazione di una modifica al Codice della Strada e per il momento è circoscritta a imprese e professionisti, che hanno già l’obbligo di dotarsi, di un indirizzo di posta elettronica certificata valido per le comunicazioni professionali. In questo modo, si risparmierà tempo e denaro e le comunicazioni avverranno in maniera più efficace, evitando i costi di spedizione di una raccomandata.
Non si tratta, quindi, che di una delle tante digitalizzazioni che hanno preso piede quest’anno, complice anche la pandemia. Tuttavia, la novità potrebbe presto non essere circoscritta ai soli professionisti. Il CNEL (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro), in merito alla proposta di riforma del Codice della Strada in discussione alla Camera dei Deputati, avrebbe proposto di rendere la PEC obbligatoria in auto per tutti gli automobilisti.
PEC obbligatoria: i perché della proposta
Il motivo della proposta del CNEL è presto detto. Così come con le raccomandate, con la PEC si potrebbero notificare più rapidamente anche multe e contravvenzioni. In questo modo, infatti, aumenterebbe la precisione della comunicazione, essendo possibile tracciare il messaggio e quindi conoscere quando è stato inviato e quando è stato ricevuto.
Inoltre, così come per delle buste cartacee, le multe e contravvenzioni ricevute con la PEC obbligatoria si considerebbero consegnate anche se il messaggio non viene letto. A differenza delle buste, tuttavia, la PEC potrebbe raggiungerci in qualsiasi momento, e si eviterebbe, per il cittadino, il ritiro alle poste della notifica cartacea in caso di mancata consegna brevi manu. Il risparmio è anche di denaro: infatti, in questo modo il cittadino risparmierebbe i 10 euro per l’invio di una raccomandata A/R inclusi in ogni contravvenzione.
Il testo della modifica
In caso di approvazione che rende la PEC obbligatoria, la modifica toccherebbe l’articolo 80 del Codice della Strada, relativo alla revisione dei vecoli. Il nuovo testo sarebbe, quindi: “all’atto dell’immatricolazione dei veicoli, ovvero della revisione periodica degli stessi, il proprietario comunica il proprio indirizzo di posta elettronica certificata ai fini delle notificazioni di cui all’articolo 201 ed alle disposizioni del decreto interministeriale 18 dicembre 2017″.
La modifica, come già specificato, si applica per i professionisti iscritti ad Albo professionale, già obbligati per legge a possedere un indirizzo PEC.