Il Ministero della Salute dà il via libera per l’implementazione di test antigenici rapidi anche nelle scuole: in questo modo si potrebbe intervenire in modo preventivo, evitando ulteriori rischi di contagio all’interno degli istituti scolastici.
Lo stesso Ministero e il Comitato tecnico-scientifico sostengono che l’utilizzo di tamponi rapidi permetterebbero di accelerare il processo di diagnosi e di “screening” del Covid-19. Tuttavia, al tampone rapido, segue il tradizionale tampone, al quale spetta l’importante compito di confermare o smentire il risultato del test preventivo. Una misura di vitale importanza che aiuterebbe sia personale sanitario che scolastico a individuare i contagiati da coronavirus da chi ha contratto la normale influenza del periodo autunnale.
Entusiasta del via libera è il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, il quale commenta così su Facebook: “Sui test rapidi ottimo il via libera del CTS nazionale. Quindi, ancora una volta, possiamo dire: la Sicilia aveva visto giusto, con i due milioni di test già approvvigionati. E sul fronte dello screening proseguiremo nei prossimi giorni con un nuovo provvedimento. La battaglia si vince anticipando il più possibile il numero dei casi. Dobbiamo proseguire con la prudenza e con il rispetto di tutte le regole. I prossimi giorni e le prossime settimane dipendono da noi“.
Sempre per l’Isola, arriva la conferma di poter utilizzare anche le mascherine personalizzate o dette “di comunità“: ovvero quelle mascherine di stoffa e realizzate individualmente con materiale lavabile e riciclabile. Tuttavia, il via libera della Regione siciliana viene dato a patto che gli appositi dispositivi di protezione vengano regolarmente sottoposte ad una pulizia igienica. Si ricorda che da lunedì 28 settembre, è in vigore l’ordinanza del governatore Musumeci sull’obbligo della mascherina: “È obbligo di ogni cittadino, al di sopra dei 6 anni, di tenere sempre la mascherina nella propria disponibilità, quando si è fuori casa. Nei luoghi aperti al pubblico la mascherina deve essere indossata se si è nel contesto di presenze di più soggetti. Si è dispensati solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi. Sono esclusi dall’obbligo di utilizzo in modo continuativo coloro che svolgono attività motoria intensa, a condizione che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto, salvo l’obbligo di utilizzo alla fine dell’attività”.