WonderLand, la casa di cura che accoglie i bambini oncologici, ha lanciato una accolta fondi su GofundMe: l’obiettivo รจ completare sei alloggi residenziali per per donare un sorriso in piรน e per sostenerli nella loro battaglia.
WonderLad รจ stata inaugurata il 20 novembre 2019, in occasione della giornata mondiale per i diritti dell’infanzia, e i fondatori Emilio Randazzo e Cinzia Favara, ringraziano pubblicamente tutti i sostenitori per aver permesso ย ai bambini di vivere con leggerezza. “Sono stati due mesi ricchi di emozioni – dichiarano i fondatori –ย durante i quali abbiamo goduto del meraviglioso spettacolo di tante piccole mani che sono tornate ad intrecciarsi senza la paura del contatto, nel pieno rispetto delle norme igieniche post lockdown, immerse tra colori e cartoncini. Ogni angolo della casa รจ stato valorizzato grazie al lavoro dei conduttori dei laboratori e a un ricco calendario di attivitร creative: artigianato; laboratorio artistico relazionale; CineLAD; laboratorio di ceramica con la Fondazione Thun; orto biologico; musicoterapia; scrittura creativa; pet therapy; yoga. Oggi, impegnati con la stagione autunnale, sentiamo forte lโurgenza di portare a completamento questo progetto che in molti ci hanno giร dimostrato di amare. Grazie a GofundMe, basterร davvero poco per tagliare il traguardo che ci eravamo prefissati tanto tempo fa e trasformare questo progetto da grande a grandissimoโ. ย
I primi alloggi saranno pronti tra tre mesi e permetteranno a sei famiglie di vivere a contatto con i propri bambini che risiedono nella casa di cura, in modo tale da regalare ad ogni bambino momenti di gioia e accompagnarli durante questo lungo percorso di diagnosi e cura a stretto contatto con i propri genitori, fratelli e sorelle, zii, nonni e parenti.
La solidarietร รจ qualcosa che dovrebbe essere dentro ad ogni essere umano e questo progetto nasce giร nel 2011 quando LAD ha deciso di ristrutturare e rendere a misura di bambino il reparto di oncologia del Policlinico di Catania per donargli una vita meno crudele tra le mura di un ospedale.