Riapertura con sistema misto e più immatricolati negli atenei del Mezzogiorno: a comunicarlo è il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, in un’intervista a Radio 24. Tra le novità, il ministro ha parlato anche di un finanziamento in arrivo per la qualità della ricerca accademica italiana.
“Alcuni atenei hanno già aperto, altri apriranno lunedì. Iniziano con un sistema misto, una parte degli studenti seguiranno in presenza (essenzialmente le matricole) e gli altri ruoteranno con la possibilità di poter scegliere le modalità che preferiscono tra presenza e distanza con delle app di prenotazione in modo da avere la massima flessibilità possibile” dichiara il ministro Manfredi durante l’intervista all’emittente del Gruppo 24 Ore.
Tra le novità c’è quella sugli studenti e i loro spostamenti. Probabilmente a causa dell’emergenza, la maggior parte delle matricole decide di frequentare i corsi di studio nella propria regione di residenza. Non solo, questo ha aumentato un altro dato importante: secondo quanto dichiarato dal ministro Manfredi, è stato registrato un “aumento delle immatricolazioni tra il 5 e il 10% nel Mezzogiorno“.
Inoltre, il ministro ha annunciato che arriverà un investimento di 15 miliardi di euro per il progetto organico sull’Università e sulla Ricerca: “Abbiamo visto quanto è importante avere una ricerca di qualità anche per la protezione delle persone e la sicurezza medica. Noi dobbiamo investire in educazione, formazione e ricerca, e cercare di portare l’Italia agli standard europei. Dobbiamo investire sui giovani – ha concluso Manfredi nell’intervista – solo così possiamo ripartire“.