Ripensare San Berillo nell’ottica di una visione futuribile complessiva della città e non soltanto con l’obiettivo di eliminare sacche di degrado e illegalità. L’amministrazione comunale, con la supervisione del vicesindaco Roberto Bonaccorsi, in attuazione delle linee programmatiche promosse nei mesi scorsi dal sindaco Salvo Pogliese, ha avviato un tavolo tecnico-operativo, che da alcuni mesi opera in sinergia con Prefettura e Questura per le questioni inerenti l’ordine al sicurezza pubblica, per affrontare l’annosa questione del quartiere, simbolo di mancata integrazione e non di rado presente nelle cronache cittadine per reati che vengono consumati, efficacemente contrastati dalle forze del’ordine.
Ad animare il gruppo di lavoro sono gli assessori Fabio Cantarella (con deleghe all’Ambiente e Sicurezza Urbana), Enrico Trantino (Decoro Urbano e Urbanistica), Alessandro Porto (Polizia Municipale), Sergio Parisi (Politiche comunitarie) e Michele Cristaldi (Centro Storico), il presidente della prima municipalità Paolo Fasanaro, ma anche alcune figure apicali della macchina amministrativa come il direttore del Patrimonio Maurizio Trainiti e il comandante della Polizia municipale Stefano Sorbino. Gli stessi a conclusione del primo step delle attività, hanno anche effettuato un sopralluogo nella zona incontrando il presidente del museo Re.Ba, Renato Basile, allo scopo di intraprendere percorsi condivisi di collaborazione.
Gli obiettivi
Tra gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale vi è, infatti, l’individuazione di un immobile per realizzare un piccolo museo cittadino con corsi artistici dedicati agli interessati, su cui sono già stati avviati proficui contatti con privati disposti a offrire gratuitamente un immobile.
Dopo la bonifica avvenuta due mesi addietro del campo abusivo di piazza Grenoble, i numerosi interventi volti a sensibilizzare i senzatetto della zona a trovare riparo in siti più idonei, ma anche le frequenti operazioni di pulizia, lavaggio, disinfezione e derattizzazione più volte ripetute su corso Sicilia e aree limitrofe oltre al nuovo piano viario notturno della zona che è stabilmente presidiata, adesso l’obiettivo è quello di far diventare San Berillo un polo di attrazione, rafforzando l’attività sociale sana già da tempo avviata da attività private con altre iniziative che animino la zona.
Si punta, ripetendo una attività già intrapresa dall’assessorato ai beni culturali retto da Barbara Mirabella, solo per fare un esempio, a valorizzare, le edicole votive ricche di storia all’interno di un percorso pianificato con gli operatori turistici. Altro obiettivo l’individuazione di locali per ospitare una sede decentrata per la Polizia municipale, che potrà diventare operativa con l’ingresso in servizio di trenta vigili urbani già nel prossimo mese di gennaio.
Ma la vera partita, si gioca nell’ambito di alcuni ipotesi progettuali allo studio del gruppo di lavoro volte ad attrarre finanziamenti per la valorizzazione dell’area, studiando l’ipotesi di avviare un trasformazione urbana della zona, che ovviamente necessita di tempi lunghi per essere realizzata in parallelo al risanamento di Corso dei Martiri della Libertà.
Durante il sopralluogo, il gruppo di lavoro ha anche incontrato i rappresentanti dell’associazione Trame di quartiere per avviare una proficua sinergia di azioni socio-culturali. Altri incontri prossimamente saranno effettuati con chi opera nella zona, commercialmente, professionalmente e socialmente, ma anche a rappresentanti di comitati cittadini interessati alla risoluzione delle problematiche che affiggono San Berillo e che inevitabilmente si ripercuotono sulla zona della zona movida con un impatto inevitabilmente negativo per l’immagine dell’intera città.
Intanto il Consiglio comunale di Catania si riunirà lunedì 7 settembre, alle ore 11, nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti per trattare l’argomento “Misure da adottare in relazione al degrado e alla sicurezza delle zone di Corso Sicilia e San Berillo vecchio”. La seduta è stata richiesta con carattere di straordinarietà dal consigliere Salvo Peci, primo firmatario, e altri componenti del civico consesso.