La Sicilia continua a bruciare: diversi incendi hanno colpito la Riserva dello Zingaro nel trapanese e Altofonte nel palermitano. La Regione si prepara a chiedere lo stato di calamità.

La Riserva dello Zingaro prima e dopo l'incendio
Sono state notti di fuoco, non solo per il caldo eccessivo ma soprattutto per i roghi che hanno colpito la Sicilia. Tutti gli incendi, come accertato da Vigili del Fuoco e Forestale, hanno natura dolosa e sono già state consegnate le relazioni che lo dimostrano. Questo ha determinato, per le procure di Trapani e Palermo, l’apertura due fascicoli per individuare i piromani che hanno causato questo danno immenso, mettendo a rischio la vita di molte persone.
Gli incendi hanno distrutto la Riserva dello Zingaro, andata distrutta quasi per intero e colpita precedentemente da un altro rogo nel 2012. Le fiamme, partite da Macari, si sono poi estese a causa al vento caldo intenso, raggiungendo prima la tonnara di San Vito lo Capo e poi la Riserva naturale.
Altri roghi hanno inoltre colpito Altofonte: centinaia di famiglie erano state allontanate ma sono già rientrate a casa perché l’incendio è stato domato. In fiamma anche la zona di Buonfornello, dove era a rischio il sito archeologico di Himera.
Oggi è stata convocata la giunta regionale dal presidente Musumeci per fare la conta dei danni. Il Governo regionale dovrebbe chiedere lo stato di calamità per riuscire a gestire quella che ormai è diventata una vera emergenza.
“Che i piromani siano criminali senza scrupoli è noto – ha dichiarato il presidente Musumeci dopo gli ultimi incendi – . Che troppo spesso la facciano franca, pure. Che quando vengono presi dovrebbero ricevere ben altre pene, lo pensiamo tutti. Ma di questo parleremo in un altro momento. Ora voglio dire grazie a tutti coloro che si sono impegnati in queste ore ed hanno spento decine di focolai, salvaguardando centinaia di famiglie. Hanno operato il nostro Corpo forestale, il dipartimento della protezione civile, centinaia di operatori forestali e volontari di protezione civile, il corpo nazionale dei vigili del fuoco. E con loro i mezzi predisposti dalla Regione, 5 canadair, 9 elicotteri, compresi quelli comprati per i vigili del fuoco proprio da noi. È stato un lavoro complesso, coordinato dai nostri dirigenti generali sotto lo sguardo attento dell’assessore Toto Cordaro. Assieme al ringraziamento del governo per quello che si è fatto e che si continua a fare in queste ore, nel pomeriggio si riunirà la Giunta Regionale per valutare le prime iniziative da assumere. Ed essere vicini alle comunità colpite“.
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