L’inizio del nuovo anno accademico è ormai alle porte ma questa volta il rientro sarà diverso dal solito. Dopo lo stop dello scorso marzo alle lezioni in presenza a causa dello scoppio dell’emergenza sanitaria, la ripartenza prevederà delle nuove regole da rispettare per garantire il contenimento dei contagi.
Per questo motivo, sono state stilate delle linee guida da parte del Comitato Tecnico-Scientifico per evitare lo sviluppo di catene di contagi all’interno degli atenei. Tuttavia, sebbene esistano delle regole generali che tutte le università italiane dovranno seguire, ogni singolo ateneo dovrà valutare le proprie condizioni per applicarle nella giusta misura. Ecco quali saranno le principali regole da seguire.
Prenotazione delle lezioni e didattica mista
La capienza delle aule e dell’intera struttura universitaria sarà ridotta al 50% in modo da evitare assembramenti. Questo significa che sarà necessario effettuare una prenotazione del posto in aula per poter seguire le lezioni in presenza. Tuttavia, sarà attivo un sevizio di didattica online che permetterà a tutti gli studenti di partecipare alle lezioni dei professori. La didattica a distanza è inoltre prevista per i soggetti a rischio e per i fuorisede. Per la prenotazione del posto in aula saranno previste delle app che sono al momento in prova nei diversi atenei italiani.
Mascherina obbligatoria
Dal momento dell’ingresso all’università fino a quello di uscita, l’uso della mascherina sarà obbligatorio, ancora una volta per garantire il minor rischio di contagi possibile. Anche in classe gli studenti dovranno tenere la mascherina, mentre i professori potranno abbassarla durante le spiegazioni.
Aule sanificate e con distanziamenti
All’interno delle aule dovrà essere previsto il distanziamento di un metro tra gli studenti e negli spazi dovrà essere garantita la sanificazione quotidiana e il ricircolo dell’aria. Inoltre, per le aule ad anfiteatro o gradoni sarà concesso un margine del 10% in più o in meno per quanto riguarda il distanziamento, in modo da non penalizzare la capienza massima. Saranno infine previsti spazi di entrata ed uscita per gli studenti, così da ridurre al minimo il rischio di assembramenti.
Sospetti casi positivi e febbre
Secondo le linee guida, la temperatura non verrà misurata nelle università, ma come già detto nei mesi precedenti, in caso di sintomi da raffreddore o di infezioni respiratorie acute, sarà necessario rimanere a casa. Se si dovesse sospettare di un possibile caso positivo al Covid, si procederà con l’isolamento e si dovranno informare le autorità sanitarie. Qualora il caso positivo fosse accertato, non è prevista la chiusura obbligatoria del Dipartimento o del corso di laurea e si procederà valutando la situazione caso per caso.