Ad agosto il protagonista è sempre e comunque il mare, e quest’anno lo è ancora di più per un motivo particolare. In questa inconsueta estate, la costa sud-occidentale della Sicilia è meta prediletta dalle meduse della specie Rhizostoma pulmo, celebri per le loro dimensioni spropositate.
Di fatto, centinaia di queste meduse giganti, soprannominate anche “polmone di mare”, sono state avvistate tra luglio e agosto soprattutto lungo le coste del Trapanese, a Marsala, Mazara del Vallo, Tre Fontane e Triscina di Selinunte.
Il fenomeno in questione è destinato a suscitare reazioni diverse: mentre gli studiosi ammirano questa “invasione” con gioia, i bagnanti temono inutilmente e rischiano di mettere a repentaglio la vita di questa specie. L’esperienza degli scorsi anni, poi , non può che far temere il peggio.
Già la scorsa estate, infatti, la pelagia noctiluca (medusa temuta per le ustioni da contatto provocate dal suo sistema urticante di difesa-offesa) aveva fatto tremare i bagnanti: è quanto raccontato da Franco Andaloro, biologo e dirigente di ricerca del Centro interdipartimentale siciliano dell’Istituto nazionale di Biologia, ecologia e biotecnologie marine Anton Dorhn di Napoli ha ricordato al Giornale di Sicilia.
Si tenta, dunque, di mettere in guardia tutti e proteggere questi animali innocui: è vietato catturare, lasciare morire sotto il sole o, di più, sotterrare sotto la sabbia queste meduse giganti.