Il bonus 1000 euro di cui si è già parlato negli scorsi mesi, sarà adesso accessibile a più beneficiari: ecco chi ne ha diritto e requisiti.
Nei mesi trascorsi si è già sentito parlare del bonus 1000 euro e in tanti hanno fatto richiesta, a fronte della crisi che diversi settori sono stati costretti ad affrontare in seguito al lockdown e alla graduale riapertura successiva. Tuttavia, con il decreto Agosto, il gruppo di beneficiari del bonus in questione sarà ampliato, e saranno ancora di più le categorie che potranno richiederlo. Ma a chi sarà rivolto questa volta? E che requisiti e scadenze bisogna rispettare per fare domanda correttamente? Ecco la risposta a queste domande.
Si tratta di un’importante novità per alcune categorie che erano state precedentemente escluse da tale beneficio. In particolare, si fa riferimento ad avvocati, notai, architetti e dentisti, i quali rientreranno nell’ampliamento per la richiesta del bonus. Inseriti nella platea di beneficiari anche i venditori a domicilio, a condizione che il loro reddito annuo non superi i 5 mila euro e che siano titolari di partita Iva, iscritti alla gestione separata e non ad altre tipologie di previdenza obbligatoria.
L’erogazione del beneficio avverrà secondo due diverse modalità: coloro i quali avessero già ricevuto precedentemente il bonus, lo troveranno direttamente accreditato sul conto. Per quanto riguarda tutti quelli che devono presentare la domanda per la prima volta, dovranno fare richiesta entro 30 giorni a partire dall’entrare in vigore del decreto Agosto, vale a dire entro il 16 settembre.
Per poter fare richiesta per il beneficio in questione bisogna innanzitutto essere liberi professionisti iscritti agli enti di previdenza obbligatoria. Inoltre, sono previsti requisiti specifici per fare domanda e ottenere il bonus dei 1000 euro. In particolare, non bisogna essere titolari di pensione o di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, né aver richiesto il bonus in quanto parte di altra forma di previdenza obbligatoria.
Inoltre, è necessario che nel corso del 2018 non si siano superati i 35 mila euro di reddito complessivo e che la propria attività abbia subito un rallentamento in seguito al periodo di chiusura per la pandemia. In alternativa, per coloro i quali hanno raggiunto nell’anno di imposta 2018 un reddito complessivo tra i 35mila e i 50mila euro, è necessario dimostrare di aver subito un calo del 33% nel corso dei primi tre mesi dell’anno rispetto al 2019, o l’eventuale cessazione/sospensione dell’attività. Infine, chi ha superato i 50mila euro di reddito è automaticamente escluso dal beneficio, a prescindere dalla condizione dell’attività lavorativa nel corso dell’anno 2020. Per fare richiesta sarà necessario fare domanda alla propria cassa di previdenza, facendo presente i seguenti dati: identità, codice fiscale e Iban, che sia bancario o postale.
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