“31 luglio 2020. L’ANAS ha impiegato 1938 giorni per alzare un pilone. Tutto il resto della PA-CT è ancora un inferno! Non c’è nulla da festeggiare!”. Si conclude con queste parole il video postato stamattina su Facebook dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il breve filmato mostra la condizione in cui versava il viadotto Himera dopo il terribile disastro del 10 aprile 2015 che ha spezzato in due l’Isola. Quel giorno la frana di una montagna sovrastante si è adagiata sul cavalcavia interrompendo la viabilità e danneggiando gravemente la Catania-Palermo. Nel post poche, lapidarie parole: “Non c’è nulla da festeggiare”.
Così Musumeci esprime la propria amarezza per quella che è una vicenda particolarmente intricata. Oggi, 31 luglio 2020, nel giorno della riapertura del Viadotto dopo anno di ritardi nei lavori, si svolgerà la “cerimonia per la conclusione lavori”, fissata per le ore 11:00 alla presenza della ministra Paola De Micheli. La questione ha visto coinvolti anche in una polemica l’assessore regionale Marco Falcone e il viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancellieri. Quest’ultimo aveva promesso di riconsegnare il viadotto ai siciliani il 31 luglio. Promessa che aveva scatenato l’ironia dell’assessore Falcone, che aveva promesso di dimettersi se per quella data se il viadotto fosse stato operativo. Di fatto, la promessa del viceministro è stata oggi onorata.
L’ironia dell’assessore verteva sui ritardi che hanno avuto un certo ruolo nella consegna dei lavori. Nei precedenti quattro anni infatti si sono susseguiti diversi intoppi nella realizzazione del pilone, di cui il confinamento per Covid-19 è stato l’ulteriore problema. Anche la realizzazione del Morandi, per via traverse, ha impegnato alcune imprese siciliane. Elementi questi che hanno tutti avuto un peso significativo nei collegamenti siciliani. Di seguito, il video del viadotto Himera e degli annosi lavori per la sua rimessa in funzione.
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