Assegno unico: alla Camera è stato approvato, all'unanimità, il disegno legge legato al Family Act. Ma che cos'è? A chi è rivolto? Ecco tutti i dettagli.
Assegno unico: con 452 sì e 0 no, dunque all’unanimità, è stato approvato alla Camera il disegno legge legato al Family Act. Ciò delega al governo la possibilità di emanare i decreti legislativi legati a questo nuovo provvedimento. Se approvato dal Senato, questo nuovo aiuto statale potrebbe divenire operativo dal 2021.
Lasciano tradire molta soddisfazione le parole del Ministro per la Famiglia, Elena Bonetti. Lo definisce “un momento storico per tutto il Paese e la politica” ai microfoni del Corriere della Sera, aggiungendo che, con “tutti i bambini riconosciuti come un valore e una ricchezza, oggi si può dire che ha vinto il Paese“. Ma in cosa consiste questo nuovo disegno legge? A chi è rivolto?
Questo provvedimento, se approvato, darà un contributo notevole alle famiglie italiane, favorendo inoltre la natalità, fondamentale in un periodo di crisi come quello attuale. L’ammontare dell’assegno, infatti, andrebbe versato a cadenza mensile ad ogni nucleo familiare comprendente un figlio dai 7 mesi ai 21 anni.
Sebbene sia ancora un disegno legge e, di conseguenza, non sia possibile prevedere l’ammontare dell’assegno, si pensa che potrebbe arrivare fino ai 200 euro a figlio. L’aiuto mensile, tra l’altro, potrebbe aumentare a partire dal terzo figlio in poi; le famiglie numerose, così facendo, non finirebbero penalizzate, bensì supportate. Un aumento del 50%, infine, potrebbe essere previsto per le famiglie con figli affetti da disabilità.
Questo avverrebbe solamente dopo aver calcolato quanto effettivamente spetti alle singole famiglie. Per farlo, i nuclei familiari andranno posizionati in una delle tre fasce reddituali certificate dall’ISEE. Ma, come spiega al Corriere della Sera il deputato Graziano Lepri, firmatario del disegno di legge, “serviranno almeno 7 miliardi in più rispetto ai 15 destinati oggi a bonus e aiuti: in tutto 22 miliardi”.
Nonostante questo, Lepri si dichiara più che soddisfatto: “finalmente anche l’Italia si potrà avvicinare agli altri grandi Stati d’Europa che prevedono da tempo aiuti specifici per tutte le famiglie con figli. Eravamo rimasti gli unici a non avere una misura universale”.
Non resta, dunque, che attendere che il disegno legge venga effettivamente approvato: l’Italia, dal 2021, potrebbe entrare a far parte di quegli stati europei che sostengono mensilmente i nuclei familiari, figlio per figlio.
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