Il Covid-19 starebbe mutando, diventando più contagioso e aggressivo sui giovani. Ecco i nuovi dati sull'evoluzione dell'epidemia.
Che il Covid-19 colpisca maggiormente e con più aggressività gli anziani non è più una nozione tanto certa. Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, si era sempre creduto che la fascia debole, quella da salvaguardare con maggior attenzione, fossero gli over 60. Il virus, tuttavia, sta di recente smentendo questa convinzione, con un numero di giovani colpiti che sfiora il 50%.
Con il passare delle settimane, quindi, sembrerebbe che il profilo del virus sia mutato, diventando più contagioso e violento su una fascia d’età inferiore ai 50 anni. A riportare la notizia è “La Repubblica”, che ha reso noto come gli ultimi dati dimostrino come l’età media dei positivi sia in calo.
I numeri forniti dall’Istituto Superiore di Sanità mostrano come, negli ultimi 30 giorni, l’età media dei nuovi contagiati sia scesa al di sotto dei 47 anni. Si tratta di uno scarto non indifferente, se si considera come, nelle prime fasi dell’epidemia, i soggetti più a rischio fossero gli over 60.
“Il virus non è sparito e continua a circolare – ha dichiarato Luigi Bertinato, responsabile della segreteria scientifica dell’Iss -. Nell’ultimo mese il Covid è più difficile da debellare in pazienti che non hanno ancora compiuto i 50 anni, mentre prima i pazienti più critici avevano più di 60 anni“.
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