La Sicilia è un'isola carica di storia, cultura, fascino, che i turisti apprezzano sempre. Esistono però dei luoghi fuori dalle mete più gettonate che, malgrado vengano spesso trascurate, meritano comunque una visita. Ne abbiamo scelti alcuni e vi spieghiamo perché sono comunque delle location "da vedere".
Grazie alla sua posizione strategica, al centro del Mediterraneo, la Sicilia è stata nei secoli oggetto di numerose dominazioni. Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Aragonesi, fino ad arrivare all’Unità d’Italia, con Garibaldi che cominciò dalla Sicilia la sua risalita nella Penisola, contribuendo a unificare il Regno d’Italia. Questo mix di popolazioni e culture ha contribuito a creare un ambiente unico. Ogni popolazione, infatti, ha contribuito a rendere l’Isola ciò che è oggi, ed è anche per mezzo della grande eredità del passato che la Sicilia è una meta perfetta per le vacanze 2020.
L’Isola è una terra ricca di cultura, storia, tradizione, ed ha anche un clima gradevole per tutto l’anno, cosa che consente ai diversi milioni di turisti che la scelgono come destinazione ogni anno di godere dei paesaggi, dei monumenti e delle bellezze della regione.
Diversi territori sono ormai entrati nel circuito turistico e sono meta pressoché obbligata per i turisti, basti pensare a Taormina ed al suo Teatro Antico, Noto, le zone del Ragusano e Catania per il barocco, Palermo tra tracce normanne e arabe… Ma, accanto a questi luoghi, altri ve ne sono che meritano di essere visitati per ammirarne la bellezza e la storia, malgrado siano meno conosciuti e frequentati. Per le vacanze 2020 sarà meglio evitare i luoghi più affollati, quindi perché non uscire fuori dal circuito più mainstream e inserire luoghi meno conosciuti? Ecco una lista di luoghi ed esperienze della Sicilia più nascosta.
È una delle tradizioni siciliane più antiche ma oggi le tracce sull’Isola sono notevolmente inferiori rispetto ai fasti del passato. Questo spettacolo con delle marionette, dette appunto pupi e animate da dei pupari (gli uomini che fanno muovere queste marionette) viene di solito messo in scena su dei teatri spesso ambulanti, dove i pupi diventano protagonisti delle avventure che vengono narrate dai loro manovratori. Di solito vengono messe in scena cavalieri in lotta tra loro, con la base delle storie ispirate alla chanson de geste, a Carlo Magno e ai suoi paladini. L’unicità di questo spettacolo è tale che l’UNESCO ha dichiarato il teatro dei Pupi capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’Umanità.
Oggi è possibile vedere delle rappresentazioni di pupi a Palermo, presso il museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino e il museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè, o a Catania, che ospita importanti teatri dei Pupi come il teatro Manomagia e la Casa di Creta. Inoltre, sono presenti teatri dei Pupi pure a Caltagirone o a Randazzo, che ospitano anch’essi musei dei Pupi, oppure ad Acireale o Giarre, famose per i loro teatri.
Tindari è una frazione del comune di Patti, in provincia di Messina, ed è situata su un promontorio a picco sul mar Tirreno. Venne fondata dal tiranno siracusano Dioniso I Il Vecchio come colonia di mercenari siracusani, ed oggi ne è possibile ammirare i resti, con lo splendido teatro che sorge affacciato sul mare. Tra le altre attrazioni che la rendono una meta per le vacanze 2020, vi è poi un famoso santuario, che venne edificato in origine dai bizantini e che ha subito diverse ricostruzioni dovute a varie distruzioni. Oggi il vecchio santuario è inglobato in una struttura moderna di recente costruzione. Dentro vi è ospitata una statua raffigurante una Madonna nera, scolpita in legno e cedro. Sotto il santuario, invece, sorge un’area naturale protetta, dove la spiaggia di sabbia e ghiaia presenta dei caratteristici laghetti, cui si accompagnano anche delle grotte alla base del promontorio.
Mozia è un piccolo centro situato sull’isola di San Pantaleo, all’interno della laguna dello Stagnone, e venne abitata in antichità dai Fenici. Qui vi sono numerosi mulini a vento, che rendono questa zona della Sicilia molto caratteristica. I mulini a vento, tra Trapani e Marsala, venivano usati anticamente per l’estrazione del sale, oggi invece, malgrado non siano più in funzione, è possibile visitarli. Il loro fascino senza tempo li rende una delle maggiori attrazioni per i fotografi e i turisti che li immortalano nei loro scatti.
A pochi km dalla magnifica città di Ragusa c’è lo splendido castello di Donnafugata, un palazzo nobiliare più che un castello, con diversi stili architettonici grazie agli svariati lavori di ristrutturazione ed edificazione effettuati nei diversi secoli. Il palazzo si presenta con una facciata gotica ed è diviso in 122 stanze ornate da decorazioni e affreschi. Inoltre, ha pure un giardino con un labirinto in pietra e diverse piante esotiche. Infine, se questi argomenti non fossero bastati per farvelo inserire tra i luoghi da visitare per le vacanze 2020, è stato set di diversi film e sceneggiati tra cui il Commissario Montalbano che nel ragusano ha trovato ambientazione, contribuendo a diffonderne l’immagine in Italia e nel mondo.
Il comune di Castelbuono è un piccolo centro alle pendici delle Madonie, una delle catene montuose della Sicilia. È un borgo di origine medievale e conserva ancora uno splendido castello costruito nel 1317 dal conte Francesco Ventimiglia. Successivamente ha subito delle modifiche, tanto che presenta diversi stili architettonici, come le torri normanne o il volume a cubo di tradizione araba. All’interno è oggi presente un museo, che ne racconta la storia. Inoltre, se si va a Castelbuono, non si può non passare dalla pasticceria Fiasconaro, che coi suoi dolci ha conquistato l’Italia portando la tradizione pasticcera siciliana dovunque. Una delle loro specialità è la lavorazione della manna, in pasticceria. Infine, proprio dal piccolo comune palermitano è facile raggiungere i rilievi montani delle Madonie e il loro Parco in cui poter trascorrere una giornata all’insegna della natura e del paesaggio. Tre ottimi motivi per scegliere di farci un salto durante le vacanze 2020!
Sono due zone dell’entroterra siciliano, in provincia di Enna, e con importanti tracce greco-romane e normanne. Ad Aidone, piccolo comune ennese, possiamo trovare gli importanti scavi archeologici di Morgantina e ammirare nel museo locale i ritrovamenti degli scavi stessi, tra cui la Venere di Morgantina, recentemente ritornata in Sicilia dopo essere stata trafugata e portata in America. A Piazza Armerina, poco distante da Aidone e secondo centro abitato dell’ennese, possiamo trovare, invece, una stupenda villa patrizia coi suoi mosaici ancora intatti. Infatti, qui si trova l’importante centro archeologico della Villa Romana del Casale, patrimonio UNESCO. Inoltre, in città è possibile ammirare l’imponente Duomo di origine normanna, oltre a numerosi palazzi barocchi, sede dell’antica nobiltà locale.
Si trova nelle vicinanze di Agrigento, per l’esattezza a Santo Stefano Quisquina sui Monti Sicani, ed è stato costruito da un pastore di nome Lorenzo Reina, che ha edificato questo splendido teatro con una vista mozzafiato. I posti a sedere sono costituiti da dei blocchi di pietra che riproducono la forma della costellazione di Andromeda, da cui prende il nome il teatro, e il cui numero stessi di posti rispecchia il numero delle stelle della costellazione. In occasione del solstizio d’estate la luce del Sole raggiunge un disco posto alle spalle del palco e viene proiettata un’ombra che raggiunge un disco nero al centro del teatro. Dalla bocca di una scultura, invece, al tramonto passa un raggio di sole. Attorno al teatro, il proprietario ha creato un percorso artistico con diverse statue concessi da altri artisti siciliani.
Sempre a proposito di miniere, in provincia di Enna, tra Piazza Armerina e il capoluogo è presente un importante parco minerario, quello di Floristella-Grottacalda. Era una delle più grosse miniere di zolfo della Sicilia, aperta nel ‘700 e in piena attività fino ai primi dell’800. Qui venivano impiegati pure bambini di 6 anni, oltre ai lavoratori ordinari. Le miniere di zolfo entrarono in crisi negli anni ’30 del ‘900, ma vennero rilanciate negli anni ’60 fino alla definitiva crisi e chiusura avvenuta nel 1986. Oggi nella zona ha sede un parco minerario visitabile dai turisti, in cui vengono mostrate le attrezzature e le strutture che servivano per estrarre lo zolfo. Il parco minerario, inoltre, è stato la location del film “Rosso Malpelo“, tratto dall’omonima novella dello scrittore verista Giovanni Verga.
La città di Marsala, nel trapanese, è famosa per il suo liquore e i vini pregiati, ma ha anche importanti siti archeologici e monumentali. Tra questi troviamo un’importante tomba risalente al I secolo a.C. che venne riportata alla luce nel 1994. È unica nel suo genere e presenta diverse decorazioni pittoriche, nonché una grande camera funeraria scavata nella roccia. Venne utilizzata come monumento funerario per una nobildonna dell’epoca il cui nome si legge ancora oggi nell’incisione su una lastra: Crispia Salvia.
Quest’isola rappresenta uno dei vertici della trinacria e il punto più a Sud della Sicilia. Si trova in provincia di Siracusa, nel comune di Portopalo di Capo Passero. Su quest’isola disabitata e selvaggia che fa da confine tra Mar Mediterraneo e Mar Ionio, sorge un faro, che quando la bassa marea lo consente è possibile raggiungere a piedi camminando sul fondale marino basso e sabbioso.
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