Bonus vacanze 2020: mancano pochi giorni all'attivazione dell'agevolazione. In questo articolo la guida ufficiale dell'Agenzia e il vademecum allegato.
Mancano davvero pochi giorni al via per il bonus vacanze. Due giorni fa l’Agenzia delle Entrate ha comunicato il codice tributo (6915), che le strutture turistiche ricettive dovranno indicare nel modello F24 per usufruire del credito. Inoltre, da qualche giorno sono disponibili sul sito dell’Agenzia due utili documenti, una dettagliata guida al bonus, e un agile e sintetico vademecum, relativi all’utilizzo del bonus. In questo articolo potete trovarli entrambi.
Il bonus vacanze è una misura di credito utilizzabile per il pagamento di servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive, compresi b&b e agriturismi. Il bonus si rivolge ai nuclei familiari con ISEE inferiori ai 40 mila euro ed è disponibile nella seguente misura:
Il bonus è utilizzabile una sola volta da un solo componente del nucleo familiare anche diverso da chi ha effettuato la richiesta. Non ci sono vincoli per l’utilizzo: si può scegliere liberamente se utilizzare il bonus per una vacanza in cui siano presenti tutti i familiari oppure solo alcuni, e non è necessario che sia presente il soggetto che lo ha richiesto. Il beneficio spetta per l’80% sotto forma di sconto sull’importo dovuto al fornitore del servizio turistico e, per il restante 20%, sotto forma di detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta 2020, che verrà presentata dal componente del nucleo familiare che ha usufruito dello sconto.
Attenzione, però, perché per usufruire del bonus vacanze sarà necessario che la struttura ricettiva sia inserita nell’elenco di quelle che aderiscano all’iniziativa e accettino il buono. Inoltre, l’importo deve essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica e, nel caso di corrispettivo dovuto inferiore al bonus, lo sconto e la detrazione sono commisurati al corrispettivo e il residuo non è più utilizzabile.
Per richiedere il bonus vacanze, un componente del nucleo familiare deve aver installato ed effettuato l’accesso all’applicazione per smartphone, denominata IO, l’app dei servizi pubblici, resa disponibile gratuitamente da PagoPA Spa. Inoltre, il richiedente deve essere in possesso di identità digitale SPID (scopri come richiederla) o di Carta di identità elettronica (CIE 3.0).
A partire dal 1° luglio 2020, uno dei componenti del nucleo familiare può accedere alla funzione per richiedere il bonus vacanze disponibile nella sezione “Pagamenti” dell’app IO (qui spieghiamo come funziona l’app in questione).
Dopo aver ricevuto la conferma di poter usufruire dell’agevolazione, il richiedente, o un altro componente del suo nucleo familiare, potrà utilizzare il bonus come segue:
Si ricorda che la persona che usufruisce dello sconto deve essere, necessariamente, l’intestatario della fattura o del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore.
Da questo momento il bonus risulterà come “utilizzato” (con indicazione della data dell’avvenuta riscossione) e sarà inutilizzabile. All’interno della sezione “Pagamenti” dell’app IO del richiedente lo stato del bonus sarà aggiornato. A partire da quel momento, il bonus vacanze si considera interamente utilizzato e non può essere più fruito da alcun componente del nucleo familiare, neanche per l’importo eventualmente residuo rispetto alla misura massima.
Riportiamo, quindi, un esempio tratto dalla guida del bonus vacanze pubblicata dall’Agenzia delle Entrate:
“Un nucleo familiare di 4 persone, che ha a disposizione 500 euro di bonus, usufruisce di una vacanza, il cui prezzo è pari a 1.000 euro. Al momento dell’emissione della fattura o del documento commerciale o dello scontrino/ricevuta fiscale, chi usufruisce del bonus otterrà 400 euro di scontoì immediato (pari all’80% del bonus di 500 euro) sul corrispettivo dovuto, pagando la vacanza 600 euro. Nella dichiarazione dei redditi 2021, relativa all’anno di imposta 2020, potrà inoltre riportare 100 euro (il restante 20% di 500 euro) in detrazione dall’imposta dovuta.
Se il costo della vacanza è inferiore all’importo massimo del bonus riconosciuto (ad esempio pari a 450 euro), lo sconto va calcolato sul corrispettivo dovuto: nel caso in esame sarà pari a 360 euro (80% di 450 euro). Anche la detrazione dovrà essere calcolata sul corrispettivo, e nell’esempio sarà pari a 90 euro (20% di 450 euro)”.
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