Fa discutere da lungo tempo la questione delle lauree abilitanti e la conseguente abolizione dell’Esame di Stato. Sono numerosi, infatti, gli studenti che negli anni hanno sollevato forti dubbi in merito alla necessità di un’ulteriore prova d’esame. I laureati sostengono come, alla fine di un percorso di studio universitario, si debbano possedere già le competenze professionali utili all’inserimento nel mondo.
Anche il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, è tornato a esprimersi in merito alla questione delle lauree abilitanti. Intervistato da Skuola.net, infatti, il ministro ha palesato l’esigenza di un più snello e veloce ingresso dei laureati nel mondo del lavoro.
Manfredi: “Non si può sopprimere l’Esame di Stato”
“Il concetto di lauree abilitanti è ciò a cui stiamo lavorando. In realtà- ha dichiarato- non è che noi eliminiamo l’Esame di Stato, poiché esso è previsto dalla Costituzione Italiana“.
“Il concetto della laurea abilitante – ha continuato – è che l’esame di laurea possa diventare anche Esame di Stato. In quell’occasione, quindi, oltre a fare l’esame finale rispetto a quella che è la preparazione del corso di laurea, lo studente sarà valutato anche in merito al tirocinio professionale, che si è tenuto durante il corso degli studi. Si richiederà la presenza dei rappresentanti degli ordini professionali, considerato che l’accesso alle professioni è regolato per legge dagli organi professionali“.
“Io sono molto favorevole a questa soluzione– ha concluso il ministro- perché fa risparmiare un anno agli studenti e consente anche di favorire quell’avvicinamento del mondo del lavoro all’università, visto che il tirocinio abilitante diventerebbe ovviamente obbligatorio e sarebbe svolto da tutti gli studenti“.