Bonus vacanze: sono arrivate le regole sul come richiedere la misura messa in campo dal governo Conte per supportare il mercato del turismo in questa stagione 2020. L’agevolazione va a favore delle famiglie con redditi ISEE non superiori a 40.000 euro e per ottenerlo si potrà far richiesta dal 1° luglio fino al 31 dicembre.
Bonus vacanze: quanto vale e come utilizzarlo
Se la famiglia è composta da almeno tre persone, il bonus può arrivare ad un massimo di 500€, che scendono a 300€ in caso di due componenti e 150€ per i singoli. Si potrà utilizzare l’agevolazione per l’80% sotto forma di sconto per il pagamento del servizio turistico e per il restante 20% come detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi. Le spese inoltre dovranno essere sostenute in un’unica soluzione per i servizi emessi da una singola struttura ricettiva e dovranno essere verificate tramite fattura, documento commerciale o scontrino/ricevuta fiscale emesso dal fornitore. Dovrà altresì essere presente sul documento il codice fiscale di chi ha usufruito del bonus.
Bonus vacanze: come fare richiesta
Per richiedere l’agevolazione fiscale, il cittadino dovrà installare ed effettuare l’accesso a IO (l’app per i servizi pubblici). Il contribuente che fa richiesta deve avere un DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) in corso di validità, in cui risulti attestato un ISEE inferiore a quota 40.000 euro. Se la richiesta fatta andrà a buon fine, il cittadino otterrà un codice univoco e un QR-code che potranno essere utilizzato per la fruizione del bonus vacanze.
Bonus vacanze: come usufruirne
L’80% dell’agevolazione sarà disponibile come sconto diretto sulla fattura, al momento del pagamento e attribuita ad uno qualunque dei componenti della famiglia. La struttura in questione dovrà verificare tramite una procedura web dedicata nell’aria riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, il codice fiscale del cliente e l’importo del corrispettivo dovuto. In caso di esito positivo, il fornitore può confermare al sistema l’applicazione della scontistica. Il fornitore, a sua volta, recupera lo sconto fatto sotto forma di credito d’imposta che potrà essere utilizzato in compensazione nel modello F24 senza limiti di importo, o in alternativa potrà essere ceduto a terzi.