La scuola in Sicilia dovrebbe ripartire regolarmente a settembre e senza doppi turni. ร questo lo scopo a cui mira la task force, voluta dal governo Musumeci, cheย studierร le soluzioni piรน valide per pianificare il ritorno tra i banchi. L’obiettivo principale รจ quello di riaprire le scuole in Sicilia il 14 settembre, proposta che nei giorni scorsi era stata avanzata dal governo centrale alle regioni, ma si lavora anche all’istituzione del medico scolastico. Ecco tutte le proposte allo studio dall’amministrazione regionale per il prossimo anno scolastico.
Niente doppi turni e piรน distanziamento
La task force della Regione Siciliana dovrร attendere maggiori chiarimenti dal governo nazionale in merito alle disposizioni da adottare. Nel frattempo, tuttavia, si procederร all’elaborazione di una linea d’azione mirata per l’Isola, puntando al distanziamento sociale come scopo ultimo.
Si vuole escludere, infatti, la possibilitร di un rientro a scuola in Sicilia con i doppi turni, preferendo, al contrario, la soluzione di un maggiore distanziamento sociale, con particolare riguardo allo spazio tra i banchi. In questo modo, inoltre, si potrร limitare l’uso della mascherina solo all’ingresso e all’uscita dal plesso scolastico.
Bisognerร aspettare, dunque, per poter capire come una tale intenzione possa essere realizzata, ovviando al problema delle classi pollaio e della carenza di spazi nei plessi scolastici in Sicilia.
Ristabilire il medico scolastico
Un altro dei propositi giร anticipati dalla task force รจ quello di ristabilire la figura del medico scolastico. “Questo – ha spiegato Adelfio Elio Cardinale al Giornale di Sicilia, a capo della task force– grazie ad un protocollo che lโassessorato firmerร con lโordine dei medici”.
“L‘obiettivo – ha continuato – รจ che la scuolaย come fabbrica di futuro debba continuare con i giovani distanziati ma non distanti”.
La squadra regionale dovrร ultimare i lavori entro il 12 luglio. Le opere da adottare saranno finanziate per un valore di 24 milioni di euro, messi a disposizione dalla regione, mentre 50 milioni di euro dovrebbero arrivare dal governo nazionale.