Reddito di emergenza: sono giorni stressanti quelli che si stanno vivendo alla Camera. Il decreto Rilancio si è improvvisamente ritrovato pieno di emendamenti; ne sono stati conteggiati circa 8000, numero che andrà necessariamente abbassato ad almeno 1200 entro il prossimo martedì. Mentre si procede ad una necessaria scrematura delle richieste, si valutano quelle che potrebbero essere più interessanti – e perciò, da lasciare all’interno del decreto.
Si prenda il caso, ad esempio, del bonus rottamazione auto: fino 4000 euro di incentivi per lasciare la propria auto vecchia di 10 anni e sostituirla con una nuova. Non solo, nella discussione rientrano anche il bonus bici e il bonus vacanze; vengono richiesti, tra l’altro, tagli all’IVA per i prodotti per l’infanzia e una proroga di quello che viene definito “reddito d’emergenza”. Ma cos’è quest’ultimo? A chi è rivolto?
Reddito di emergenza: chi può richiederlo
Questa misura fa parte del decreto Rilancio: riguarda tutte quelle famiglie che non hanno usufruito di alcuna indennità relativa al Coronavirus, e che non hanno componenti con un reddito da lavoro o da pensione. A questi nuclei familiari spetta una cifra che può arrivare fino ad 840 euro per due mesi; quest’ultimo caso è riferito alle famiglie composte da due adulti, due minori e, infine, un componente in stato di disabilità.
Per una famiglia composta da quattro persone, invece, il bonus può arrivare fino ad 800 euro. Per due adulti, fino a 560 euro; infine, se il nucleo familiare è composto da una sola persona, il bonus si ferma ad un massimo di 400 euro.
L’INPS, che tramite una circolare pubblicata nelle scorse ore ha chiarito i requisiti della misura, ne ha spiegato anche i metodi di richiesta. I canali presso cui si può richiedere il reddito d’emergenza, momentaneamente entro il 30 giugno, sono tre:
- il sito internet dell’Inps, autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica;
- gli istituti di patronato di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152;
- i centri di assistenza fiscale, previa stipula di una apposita convenzione con l’Inps.
Non resta che aspettare il prossimo martedì, durante il quale verrà deciso se, effettivamente, la richiesta del reddito d’emergenza verrà prorogata. Nel frattempo, per maggiori informazioni, si rimanda alla circolare chiarificatrice dell’INPS, leggibile QUI.