Quest'anno l'Onu ha scelto come tematica la biodiversità: essa se alterata, infatti, può essere causa di malattie per l'essere umano.
La Giornata mondiale dell’ambiente si celebra oggi e il tema di quest’anno è la biodiversità. L’Onu ha istituito questo evento nel 1972 per mettere in risalto su scala mondiale l’importanza che dobbiamo riservare all’ambiente e alla sua cura.
“È la base che sostiene tutta la vita sulla terra e sott’acqua”, hanno dichiarato a tal proposito le Nazioni Unite, sottolineando che la questione riguarda “ogni aspetto della salute umana, fornendo aria e acqua pulite, cibi nutrienti, conoscenze scientifiche e fonti di medicina, resistenza naturale alle malattie e mitigazione dei cambiamenti climatici. La modifica o la rimozione di un elemento di questa rete influisce sull’intero sistema di vita e può produrre conseguenze negative”.
La tematica trattata dalla Giornata mondiale dell’ambiente 2020 è seguita dallo slogan “È il momento per la Natura”: la biodiversità sarebbe infatti un fenomeno in rapido declino sul nostro pianeta. Circa un milione di specie animali e vegetali (su un totale stimato di circa 8,7 milioni) potrebbero presto estinguersi. I dati fanno, purtroppo, ritenere che siamo di fronte alla sesta grande estinzione di massa. Negli ultimi 150 anni, la copertura della barriera corallina viva è stata ridotta della metà. Si stima che, entro i prossimi 10 anni, una specie su quattro conosciuta potrebbe scomparire dal pianeta e ci vorrebbero 1,6 terre per soddisfare le richieste che gli umani fanno alla natura ogni anno
“Quando distruggiamo la biodiversità – ribadisce l’Onu – distruggiamo il sistema che supporta la vita umana”. Inoltre, secondo le Nazioni Unite, “circa il 75% di tutte le malattie infettive emergenti nell’uomo sono zoonotiche, cioè trasmesse alle persone dagli animali”. Tutto ciò vorrebbe dire che la natura “ci sta inviando un messaggio”.
Anche l’Ispra, ovvero l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca dell’ambiente, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, avverte sui rischi che i danni ambientali possono comportare. “La sicurezza alimentare – afferma l’Ispra – il benessere e la prosperità delle comunità umana è messa in pericolo se non si intraprendono azioni per invertire la crisi della biodiversità”.
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