Nella tarda serata di martedì, è stato raggiunto l’accordo sul concorso straordinario scuola, con l’approvazione del testo dell’emendamento. La procedura concorsuale straordinaria, rivolta ai docenti con almeno 36 mesi di servizio, in precedenza prevedeva prove con risposte multiple: una modalità che aveva fatto dissentire molti, secondo i quali i docenti con anni di esperienza non meritavano un test a crocette per ottenere il ruolo.
Concorso straordinario scuola: le novità sulle prove
Ecco dunque l’approvazione dell’emendamento che modifica la prova del concorso straordinario scuola. Secondo le ultime novità, esso prevederà una prova scritta con risposte aperte, e non più a crocette. La prova sarà superata col punteggio minimo di sette decimi o equivalente.
La prova sarà computerizzata secondo il programma di esame previsto dal bando e distinta per classe di concorso e tipologia di posto.
Per i posti comuni, i quesiti riguarderanno:
- valutazione delle conoscenze e competenze disciplinari e didattico-metodologiche;
- capacità di comprensione del testo in lingua inglese.
Per i posti di sostegno:
- metodologie didattiche da applicarsi alle diverse tipologie di disabilità;
- valutazione delle conoscenze dei contenuti e delle procedure volte all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
- comprensione del testo in lingua inglese.
Nel corso della prova, inoltre, saranno accertate le conoscenze informatiche del candidato.
Concorso straordinario scuola: prova nella propria regione
Qualora le condizioni generali epidemiologiche lo suggeriscano, lo svolgimento della prova scritta sarà possibile in una regione diversa rispetto a quella corrispondente al posto per il quale il candidato ha presentato la propria domanda