La situazione del coronavirus nel mondo continua a essere molto seria. Gli USA pagano più degli altri la pandemia, mentre il numero di vittime si avvicina globalmente a 290 mila casi.
Malgrado la situazione in Italia stia finalmente diventando rasserenante, i casi di coronavirus nel mondo sono ancora alti. Nella giornata di ieri, il numero di decessi ha superato soglia 290.000 morti. Per la precisione, secondo la Johns Hopkins University. Il numero esatto delle vittime è 290.838.
Anche in proporzione al numero di abitanti, gli Stati Uniti continuano a essere il Paese più colpito dalla pandemia. Nelle ultime 24 ore si registrano 1.894 decessi in più, mentre i casi totali di contagio sono 1,36 milioni e i decessi complessivi 82.340. A questa notizia, si aggiunge il fatto che a New York è allarme anche per la cosiddetta sindrome di Kawasaki, rara e pericolosa forma infiammatoria che colpisce soprattutto i bambini tra i 5 e i 14 anni.
Nello stato americano sono almeno 100 i minori colpiti e tre decessi. Si ipotizza, inoltre, che la stessa malattia sia legata al coronavirus. A tal proposito, la Sip ha avviato una raccolta dati in riferimento alle possibili insorgenze di una malattia di Kawasaki in bambini affetti da Covid-19, uno studio coordinato da Alessandra Marchesi e Isabella Tarissi de Jacobis, dell’Unità operativa complessa di Pediatria Generale e Malattie Infettive dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, insieme a Mariacristina Maggio, della Clinica Pediatrica Università di Palermo.
Dall’altro lato del continente americano la situazione non è meno seria. Nella giornata di ieri il Brasile ha superato la Germania per numero di casi registrati, con 9.258 nuovi contagi accertati, che portano il numero totale a 177.589. Nella giornata di ieri, inoltre, secondo il ministero della Salute sono 881 i nuovi morti per Covid-19, per un totale di 12.400 decessi.
Nel resto del continente sudamericano, in ascesa segue il Perù che accumula, nonostante la ridotta popolazione, ben 72.059 casi di contagio e 2.057 morti. Dinamica anche la situazione in Messico, dove i casi confermati di Covid-19 sono 38.324 ed i morti 3.926, un numero molto alto rispetto agli infettati. Nella classifica con più di 5.000 contagi si posizionano quindi Ecuador (30.419 e 2.327), Cile (31.721 e 335), Colombia (12.272 e 493), Repubblica Dominicana (10.900 e 402), Panama (8.616 e 249) e Argentina (6.278 e 305).
Per il terzo giorno consecutivo non registra alcun nuovo contagio da coronavirus in Tunisia, rimanendo stabile a 1.032 casi confermati nel Paese. Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che mentre i decessi rimangono stabili a 45, i guariti continuano a salire, passando da 727 a 740. Attualmente i positivi sono 247, di cui 5 ricoverati in ospedale. La Tunisia, che ha allentato da una settimana le misure di lockdown con una prima fase di riaperture graduali nei settori vitali dell’economia, ridurrà molto probabilmente l’orario del coprifuoco notturno nei prossimi giorni, con un slittamento della sua entrata in vigore dalle ore 20 alle 22 (fino alle 6 del mattino).
Secondo gli ultimi dati, la Russia supera il Regno Unito con 242.271 casi di coronavirus registrati, di cui 10.028 nelle ultime 24 ore. Il numero di decessi, tuttavia, si mantiene basso, con sole 2.212 morti registrate, di cui 96 nelle ultime ore.
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