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Italia come gli USA, sul web si organizzano proteste anti-lockdown: la denuncia

Proteste anti-lockdown negli USA.
Dopo le proteste contro il lockdown avvenute in America nelle scorse settimane, anche in Italia sembrano avere inizio le prime organizzazioni online per scendere in piazza: il rischio è però quello di creare assembramenti che favoriscano la diffusione del virus.

Sembra che dopo gli Stati Uniti tocchi anche all’Italia avere a che fare con proteste contro il lockdown. Secondo una denuncia da parte della pagina 6000 sardine, gruppi eversivi starebbero organizzando tramite lo strumento social Telegram delle manifestazioni da mettere in pratica lunedì 4 maggio. Proprio quella giornata segna l’inizio nel territorio italiano della tanto attesa “Fase 2” , durante la quale sono previsti alcuni allentamenti delle restrizioni attuate nel corso dell’emergenza sanitaria .

Tuttavia, non tutti sembrano starci e vengono quindi segnalati diversi incitamenti e organizzazioni di proteste contro le misure di lockdown mirate a scendere in piazza il 4 maggio. Il rischio è però quello di creare assembramenti, vale a dire la causa maggiore di diffusione del contagio del virus, il quale, è bene sottolinearlo, non è ancora stato sconfitto. Nei gruppi si leggono commenti che dimostrano il rifiuto di accettare i decreti del Governo e le restrizioni previste, e le fake news la fanno da padrone. Il gruppo della Lombardia conterebbe già 1721 iscritti, quello del Veneto 1401, l’Emilia Romagna 1435, la Liguria 627 e ancora 831 nel Lazio, 770 in Campania, 502 in Sicilia.

Si tratta di organizzazioni che vengono preparate a puntino in un momento di particolare debolezza del popolo italiano: è infatti molta la stanchezza, principalmente mentale, e sono diverse le preoccupazioni dovute alla crisi economica che l’emergenza sta creando. Purtroppo, la leggerezza di alcuni può trasformarsi in pericolo per tanti altri, dato che un aumento di contagi potrebbe portare di nuovo al collasso il settore sanitario nazionale. E, amaramente, le adesioni raccolte in questi gruppi eversivi sembrano manifestarsi in alte quantità numeriche. Considerando i tristi momenti che l’Italia ha passato nel corso del lockdown, si spera quindi che il buonsenso prenda il sopravvento sulla scelleratezza, e che il sostegno politico non guidi azioni che possano causare danni anche gravi a tutto il popolo italiano.