Arrivano i test sierologici su tutto il territorio nazionale: un'azienda statunitense si è aggiudicata il bando e li distribuirà in tutta Italia. Ecco a cosa serviranno.
In arrivo test sierologici in tutta Italia: a dirlo è l’azienda farmaceutica statunitense Abbot, che si è aggiudicata il bando per la fornitura di test sierologici in tutto il nostro Paese. “Il nuovo test ha dimostrato specificità e sensibilità superiori al 99 per cento 14 giorni o più dopo l’insorgenza dei sintomi”, spiega la Abbott annunciando che in un migliaio di laboratori di tutta Italia sarà possibile analizzare fino a 200 test per ora.
“Siamo orgogliosi di aver potuto rendere fruibile immediatamente in Italia anche il nuovo test anticorpale che potrà aiutare a individuare chi ha contratto il virus, contribuendo ad aumentare la fiducia ora che ci apprestiamo a tornare gradualmente alla nostra vita”, ha anche spiegato Luigi Ambrosini, direttore generale e ad di Abbott Italia.
Il test sierologico Abbott per la rilevazione dell’anticorpo IgG, che determina se una persona ha contratto il nuovo coronavirus, ha ottenuto il marchio CE, ai sensi della Direttiva IVD (98/79/CE). Lo annuncia in una nota la stessa azienda vincitrice del bando indetto dal governo per la fornitura di test sierologici in Italia nell’ambito dell’ emergenza coronavirus. “Abbott – afferma il direttore generale e amministratore delegato Luigi Ambrosini – ha concentrato tutti i suoi sforzi per rendere disponibili i test Covid-19 il più rapidamente possibile e far fronte a questa pandemia e siamo orgogliosi di aver potuto rendere fruibile immediatamente in Italia anche il nuovo test anticorpale”.
Se i test molecolari rilevano se qualcuno ha il virus, i test anticorpali determinano se una persona è stata infettata. Il test IgG SARS-CoV-2 di Abbott identifica l’ anticorpo IgG, una proteina prodotta dall’organismo nelle fasi avanzate dell’infezione e che potrebbe persistere per mesi e forse anni dopo la guarigione.
Presto una nuova e più realistica radiografia dell’Italia colpita dal Covid-19. Sarà l’azienda americana Abbott, quindi, a fornire dall’inizio della ‘fase 2’ i test sierologici per stimare la percentuale di italiani colpiti dal virus, molti dei quali potrebbero – ma non è scientificamente certo – anche aver sviluppato anticorpi. Partiranno il prossimo 4 maggio a livello nazionale, su un primo campione di 150mila persone, le analisi sul sangue per definire se una persona è stata contagiata, anche inconsapevolmente.
Governo ed esperti aggiungeranno così un tassello importante nella strategia post-lockdown, che permetterà di capire il livello di diffusione del coronavirus nel Paese e pianificare le tempistiche sul ritorno graduale alle attività.
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