Sono solo proposte ed ipotesi quelle del ministro dell’Università Gaetano Manfredi, ma quanto mai piene di ottimismo. Proposte che verranno discusse con il Consiglio universitario nazionale, la Conferenza dei rettori e gli studenti, i quali potranno fare le loro osservazioni entro il 19 aprile ed arrivare ad un punto in comune e definitivo.
La bozza del ministro Manfredi è fondamentale per stilare le tappe delle fasi 2 e 3. La Fase 2 va da maggio alla fine di agosto: sarà ancora attiva la didattica telematica, evitando affollamenti nelle attività collettive come esami e lezioni. Nonostante questo, pare che ci sia la remota possibilità di poter tornare a svolgere esami e sedute di laurea di presenza già a luglio, soprattutto nelle università di zone meno colpite e con minor affluenza di studenti.
La Fase 3, invece, dovrebbe aver luogo da settembre fino al gennaio 2021. In questo caso, si punterà ad un sistema misto, dunque in parte attività didattiche dal vivo e in parte attività da remoto.
Tuttavia, il documento del ministro dell’Università affida ai singoli atenei le proprie scelte su come sviluppare una propria strategia, la quale deve tener conto della sicurezza e della flessibilità del sistema che può offrire agli studenti.