Gli anni ’20 del XXI secolo sono gli anni della consapevolezza, quello che facciamo ha conseguenze per noi e per il nostro pianeta. Protagonista in questi anni è proprio il tema dell'ambiente, quindi:come possono gli studenti universitari essere eco-sostenibili, adottando uno stile di vita che abbia il minor impatto possibile?
Questo decennio è stato caratterizzato dalla particolare attenzione dedicata finalmente all’emergenza ambientale. Sono i giovani i veri protagonisti di questa ondata verde di cura dell’ambiente. L’università è l’habitat migliore per far crescere la giusta consapevolezza utile per fare nel mondo la differenza che tanto viene reclamata tra uno slogan e l’altro. L’ambiente studentesco è presente, si interessa del problema e vuole trovare soluzioni.
Gli studenti universitari, Masterchef improvvisati, scatenano spesso la propria fantasia tra i fornelli, fonte di piacere culinario e relax al riparo dai libri e dallo stress delle lezioni. Anche in cucina è possibile fare la differenza, senza rinunciare al gusto e alla qualità. L’impatto ambientale dei cibi che consumiamo a tavola è considerevole, ecco perché fa bene alla salute e all’ambiente ridurre il consumo di carne e latticini, alimenti che causano un uso eccessivo del suolo, inquinamento di aria e acqua e altre conseguenze dannose per il nostro ecosistema. È inoltre utile, insieme alla riduzione del consumo di carne, l’incremento del consumo di frutta, verdura e legumi, ottimi per la salute e per il pianeta.
Il The Guardian riporta in un articolo l’iniziativa della Goldsmiths University di Londra: il campus inglese si è posto l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2025, eliminando i prodotti di derivazione bovina. È consigliabile anche che gli studenti consumino prodotti locali, il famoso Km 0 salverà il mondo. Abbiamo la fortuna di vivere in un paese e in una regione ricca di materie prime eccellenti, è il momento di sfruttarle.
Può uno studente universitario vivere in maniera ecosostenibile? Certamente sì, e questo è possibile farlo assumendo alcune piccole abitudini che possono fare la differenza. Differenziare, muoversi con i mezzi pubblici e non con la macchina, evitare gli sprechi di acqua sono solo alcune delle soluzioni che è possibile adottare. Inoltre, un altro passo avanti importante per ridurre l’inquinamento è stato fatto anche nei principali atenei italiani, in seguito alla distribuzione di borracce, utili per ridurre il consumo della plastica monouso.
L’obiettivo è andare verso una sostenibilità sempre maggiore e le università d’Italia si sono impegnate con l’accordo siglato durante la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), siglando un manifesto nel 2019 in favore della sostenibilità nel mondo accademico. Anche l’Università di Catania ha risposto all’appello di tutto il mondo universitario, nella speranza che il futuro, adesso in mano nostra, possa essere un po’ più green.
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