Il governo regionale ha rimodulato i fondi in arrivo dal Patto per il Sud, intorno ai diciassette milioni di euro, che faranno partire diversi progetti contro il dissesto idrogeologico.
I fondi del Patto del Sud, rimodulati dal governo regionale, che serviranno a potenziare il territorio contro il dissesto idrogeologico, saranno redistribuiti nelle zone a rischio di tutta l’isola. Nel catanese, 1.3 mln di euro per il consolidamento della zona Neck andranno a Motta Sant’Anastasia e 1,325 mln per la bonifica del torrente Fago a Santa Venerina; in provincia di Enna Agira riceverà 1,3 mln di euro per la messa in sicurezza del centro abitato; in provincia di Trapani sono stati destinati 650mila euro per ripristinare la sicurezza del molo di Castellammare del Golfo.
Gli interventi più corposi saranno nel messinese, uno dei territori più fragili di tutta l’isola. 950mila euro andranno a Capo d’Orlando per la messa in sicurezza del torrente Muscale, due milioni di euro sono destinati a Roccavaldina per le diverse frane che hanno colpito anche il centro abitato di San Salvatore mentre Valdina riceverà 980mila euro per il consolidamento della frazione Tracoccia e a Santa Teresa Riva andranno 10.6 milioni di euro per contrastare l’erosione costiera. Con quest’ultimo intervento si provvederà anche alla messa in sicurezza del torrente Savoca.
“Lo stanziamento di queste somme – dichiara il presidente Musumeci – mette in condizione i Comuni interessati, che si sono presentati con i progetti definitivi, di avviare subito i lavori. Altri ne stiamo acquisendo attraverso la struttura commissariale e aspettiamo, ad esempio, di finanziare a breve il progetto esecutivo della frazione Scarcelli a Saponara, opera che, sia pure con anni di ritardo, servirà a lenire il dolore di una comunità che ha vissuto una tragedia che nessuno può dimenticare. Noi abbiamo deciso di innescare un meccanismo di causa-effetto virtuoso, al quale ogni ente locale deve ispirarsi. Esigiamo, in questo senso, uno scatto di efficienza e, come sempre, siamo pronti a mettere a disposizione anche le nostre strutture, lì dove ci siano amministrazioni in difficoltà. Ma non ci possiamo assolutamente permettere di lasciare preziose risorse dormienti per tempi infiniti in attesa che si arrivi alla progettazione degli interventi”.
Inoltre, dalla manovra arriveranno oltre sedici milioni per la rimozione della frana di Letojanni che provoca grandi disagi sull’A18 Messina-Catania ormai dall’ottobre 2015.
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