Il Decreto Scuola 2020 è stato approvato alla Camera: tra i punti del provvedimento spiccano concorso straordinario, concorso ordinario e l’assunzione di particolari figure professionali con la modifica delle relative modalità di selezione.
Decreto Scuola 2020: concorso straordinario
Il bando di concorso “straordinario”, è una procedura concorsuale rivolta a tutti i docenti considerati precari, cioè in possesso di un contratto di lavoro a termini.
Anche questo bando, pronto a reclutare 24.000 docenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, avrà carattere nazionale ma si svolgerà su base regionale ( i candidati potranno scegliere una singola regione dove concorrere).
Ma chi potrà partecipare al bando in questione?
- possono candidarsi, adesso, sia i docenti che abbiano maturato servizio nei percorsi di istruzione e formazione professionale (Iefp), sia coloro che abbiano effettuato una delle tre annualità richieste dall’Anno scolastico 2008-2009, e chi sta svolgendo nell’anno in corso la terza annualità di servizio;
- tutti i candidati che hanno insegnato per almeno un anno scolastico nella classe di concorso o tipologia di posto specifica per la quale concorrono;
- tutti i candidati in possesso del titolo di studio previsto per l’accesso all’insegnamento richiesto;
- per i soli posti di sostegno, idonea abilitazione.
Decreto Scuola 2020: concorso ordinario
Il bando ordinario dovrebbe mettere a disposizioni 24.000 posti da suddividere tra posto comune e sostegno.
Per i posti comuni, occorrerà possedere i seguenti requisiti:
- abilitazione all’insegnamento, anche per altri ordini di scuola e/o classi concorsuali;
- titolo di studio necessario per accedere alla classe di concorso di interesse (laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato) + 24 crediti universitari in materie psico- antropo- pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche;
Per i soli posti di insegnante tecnico-pratico (ITP) è richiesto il diploma di accesso alla classe della scuola secondaria superiore e non occorrerà ottenere i 24 CFU. Infine si ricorda che potranno accedere a questo concorso anche i docenti di sostegno ma in questo caso sarà richiesta un’idonea specializzazione.
Decreto Scuola 2020: concorso ordinario infanzia e primaria
I posti messi a disposizione dal bando di concorso ordinario per scuola primaria e dell’infanzia sarebbero 16.959 posti in due anni (2020/21, 2021/22). Vi è da aggiungere che per i posti di sostegno potranno partecipare con riserva anche i corsisti del TFA IV ciclo.
I requisiti richiesti a chiunque desidererà partecipare a tale concorso sono i seguenti:
- laurea in Scienze della formazione primaria oppure
- diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali ( o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente) conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002;
- analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto dal Miur
Per i posti di sostegno sarà necessario essere in possesso, oltre che di uno dei titoli suddetti, del titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente (o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia). Si esplicita anche i corsisti del TFA IV ciclo potranno aspirare ad ottenere tale posto partecipando con riserva.
Decreto Scuola 2020: DSGA, Ispettori e Presidi
DSGA – Divenendo ufficiale, il Decreto disciplinerebbe una procedura selettiva per la progressione all’area di Direttore dei servizi generali e amministrativi nelle scuole (Dsga), riservata agli assistenti amministrativi di ruolo che abbiano svolto a tempo pieno le funzioni di Dsga per almeno 3 anni scolastici interi, a decorrere dall’a.s. 2011/2012. Per partecipare alla selezione occorrerà aver ottenuto la laurea.
Ispettori – Il Decreto scuola, se divenuto legge, non punterà solo ad ottenere più docenti ma a reclutare anche altre figure professionali.
Il Miur, infatti, sarà autorizzato a bandire un concorso per l’assunzione, da gennaio 2021, di 59 dirigenti tecnici e, dal 2023, di ulteriori 87 dirigenti tecnici, recando, al tempo stesso, un’autorizzazione di spesa per lo svolgimento del concorso.
Presidi – Con il Decreto in questo, il reclutamento dei dirigenti scolastici si realizzerà non più mediante un corso-concorso ma attraverso un concorso selettivo per titoli ed esami, organizzato su base regionale. Si esplicita, inoltre, che le prove scritte e orali saranno superate con un punteggio minimo di sette decimi.
Uno o più decreti Miur definiranno, in seguito, le modalità di svolgimento del concorso e dell’eventuale preselezione, le prove e i programmi concorsuali, la valutazione della preselezione, delle prove e dei titoli, la disciplina del periodo di formazione e prova e i contenuti dei moduli formativi relativi agli anni successivi alla conferma in ruolo. Divenuti dirigenti, infatti, per i due anni successivi i fortunati dovranno proseguire la formazione mediante i già citati moduli.