Nonostante sia stata acclamata la programmazione della nuova stagione al Bellini, il Tar ha deciso di bloccare i fondi per lo spettacolo alla Regione siciliana.
Da una parte un nuovo corso, dall’altra un’ennesima tegola. Le vicende – sia positive che negative – del Teatro Massimo “Bellini” di Catania si sono intrecciate, generando non poca confusione nei cittadini da sempre vicini al teatro.
Infatti, proprio ieri, è stato dato inizio al nuovo corso del Teatro Massimo. Come si legge nel comunicato della Regione siciliana: “Il percorso indicato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci per avviare il rilancio dell’ente è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa dallo stesso governatore: un progetto condiviso da tutte le istituzioni, come è emerso dagli interventi dell’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina e dell’assessore comunale alle Attività e ai Beni culturali Barbara Mirabella presente all’incontro in rappresentanza del sindaco e presidente del teatro Salvo Pogliese“.
“Giungono ora – continua – a compimento due snodi focali e convergenti per il superamento del punto più critico dell’impasse finanziaria e gestionale del Teatro. Da un lato l’insediamento del neo sovrintendente, Giovanni Cultrera di Montesano, figura di primo piano della vita musicale, che ha tracciato le linee direttrici da seguire per un efficace progetto culturale e manageriale. Dall’altro la presentazione della nuova programmazione 2020 e il lancio della doppia campagna abbonamenti, che riguarda sia la stagione concertistica, sia la stagione di opere e balletti, impaginate come di consueto in due distinti cartelloni“.
Spazio anche alle dichiarazioni del presidente della Regione, Nello Musumeci: “Il Teatro Massimo Bellini deve vivere e non sopravvivere, tra gli obiettivi del nuovo sovrintendente ci sono l’affermazione del teatro in ambito nazionale e internazionale. Una ripartenza condivisa con le istituzioni, Comune e Città Metropolitana, che hanno assicurato un sostegno concreto. La Regione – ha concluso l presidente – continuerà a garantire la somma congrua per le spese del personale inclusi i precari. E ha trovato i fondi per avviare la ristrutturazione e messa in sicurezza del monumento e dei suoi decori. Sempre nel segno del brand di Vincenzo Bellini“.
Tuttavia, se da una parte c’è aria di rinnovo e volontà di riprendersi, dall’altra il processo iniziato da parte del teatro viene rallentato. Infatti, il Tribunale amministrativo regionale (Tar) ha bloccato oltre 560 mila euro di contributi provenienti dal Fondo unico regionale per lo spettacolo (Furs). A tal proposito, la sigla sindacale Uil ha voluto ribadire il pieno sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori del Teatro Massimo “Bellini”, chiedendo alle autorità politiche (Comune e Regione) di procedere nella ricerca di soluzioni per il teatro.
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