Sono stati conferiti ai giovani studiosi catanesi Rosalia Battaglia, Andrea Scapellato e Claudia Corradino i premi di studio dell’Accademia Gioenia per l’anno 2019. I riconoscimenti sono stati consegnati nel corso di una cerimonia che si è tenuta nell’aula “Valerio Giacomini” dell’Orto botanico il 25 ottobre scorso, introdotta dal presidente del sodalizio scientifico catanese, prof. Mario Alberghina.
Alla dott.ssa Rosalia Battaglia del dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche è stato assegnato il premio sul tema “Recenti sviluppi della ricerca nel campo delle Scienze biomolecolari” per la ricerca dal titolo “MicroRNA signature changes in human ovarian follicle in relation to reproductive aging”, che approfondisce il ruolo dei MicroRNA in relazione all’età riproduttiva della donna, dato che l’invecchiamento femminile è uno dei principali fattori che limitano il successo riproduttivo, in vista dell’identificazione di nuovi marcatori molecolari degli ovociti nelle tecnologie di riproduzione assistita, o per la conservazione della fertilità e il miglioramento dell’esito delle gravidanze.
Al dott. Andrea Scapellato del dipartimento di Matematica e Informatica sul tema “Recenti sviluppi della ricerca nel campo delle Scienze matematiche” per la ricerca dal titolo “Operatori integrali in spazi di morrey anisotropi e le loro applicazioni”. Gli spazi di Morrey sono stati definiti nel 1938 dal matematico statunitense Charles Bradfield Morrey Jr., rivelandosi parecchio utili nello studio di proprietà locali delle soluzioni di equazioni alle derivate parziali di tipo ellittico. Si ritiene che gli spazi di Morrey con norma mista – sviluppati dal giovane matematico catanese – possano essere largamente utilizzati nel campo delle equazioni differenziali delle Scienze Applicate dal momento che essi consentono di tener conto delle variazioni, sia nello spazio che nel tempo, dei coefficienti degli operatori differenziali e dei termini sorgente che intervengono nei modelli differenziali che oggi sono oggetto di studio.
Infine, all’ing. Claudia Corradino, dottore di ricerca in Ingegneria dei Sistemi ed Informatica, è andato il premio sul tema “Recenti sviluppi della ricerca nel campo delle Scienze ingegneristiche” per la ricerca dal titolo “Hybrid system of systems control: the Tokamak scenario”. Il termine System of Systems (SoS) definisce l’integrazione di diverse unità funzionali indipendenti, che hanno un obiettivo comune da perseguire per soddisfare un bisogno globale: dai circuiti composti da componenti analogici che modellizzano il comportamento delle variabili di interesse, alle reti neurali composte da unità connesse che lavorano insieme per effettuare una predizione dell’evoluzione del sistema studiato. Nel campo della fusione nucleare, si può pensare a diversi esempi di SoS, primo fra tutti, l’integrazione delle componenti costituenti della macchina TOKAMAK che lavorano insieme per il raggiungimento di una reazione di fusione nucleare sostenuta, messi in evidenza dalla ricercatrice etnea.