Il calendario delle sedute di laurea del Dipartimento di Scienze Umanistiche quest'anno farà iniziare la sessione primaverile a cinque mesi di distanza da quella di novembre: troppo, per chi vorrebbe evitare di laurearsi così tardi.
La redazione di LiveUnict riceve e pubblica all’interno della sua rubrica “Alza la voce” la denuncia di uno studente in merito ai calendari di laurea del Dipartimento di Scienze Umanistiche:
“Da pochi giorni, con l’avvicinarsi dell’inizio dell’anno accademico 2019/2020, il Disum ha reso noto il calendario didattico per il prossimo anno. Come studente laureando, mi sono interessato prevalentemente alle scadenze relative alle sessioni di laurea e, con mia grande sorpresa, ho scoperto che la prima sessione del 2020 quest’anno comincerà il 27 aprile, a cinque mesi di distanza dall’ultima sessione del 2019, che inizierà come di consueto verso la fine di novembre.
Una distanza in termini di mesi troppo ampia separa le due sessioni. Possibile che si debba aspettare così tanto tra una sessione e l’altra, quando tra quella di aprile e quella di luglio, a questo punto, ci sono solo due mesi e mezzo di distanza? Negli scorsi anni accademici il Disum ha prolungato sempre di più le distanze tra la sessione di novembre e quella primaverile: due anni fa quest’ultima era a metà marzo, poi a metà aprile, infine, adesso, praticamente a maggio.
In questo modo si aiutano sì gli studenti che non arriverebbero a laurearsi a marzo, ma si penalizzano immensamente gli studenti che per poco non riuscirebbero a partecipare alla sessione di novembre, condannandoli a un’attesa troppo lunga. A questo punto, la soluzione migliore sarebbe quella di adeguarsi ad altri dipartimenti dell’Ateneo, che arrivano ad avere anche cinque sessioni di laurea nel corso dell’anno, mentre il Disum, escludendo quella riservata di ottobre, ne ha solo tre, troppo poche per un dipartimento che quest’anno avrà all’attivo 14 corsi di laurea. Come se non bastasse, quest’anno in primavera il nuovo governo potrebbe pubblicare il bando per partecipare al concorso insegnanti, slittato a causa della caduta del governo: un evento più che raro, considerata la frequenza con cui vengono pubblicati questi bandi, e a cui gli studenti di Scienze Umanistiche potrebbero non poter partecipare a causa dell’assenza di una sessione anticipata tra novembre e aprile”.
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