Dopo un lungo spoglio, le schede elettorali parlano chiaro: il prof. Francesco Priolo è stato eletto il nuovo rettore dell'Università di Catania.
Una lunga giornata di votazioni e uno spoglio elettorale altrettanto intenso hanno portato questa sera all’elezione del nuovo rettore dell’Università di Catania. Ad avere la meglio sugli altri 4 candidati è il professore Francesco Priolo.
Il prof. Priolo ha infatti ottenuto la maggioranza assoluta dei voti (oltre 792 voti) mentre era ancora in corso lo scrutinio di docenti e studenti, superando nettamente l’altro candidato rimasto, il prof. Calabrese, dopo che nella giornata di sabato i prof. Barbagallo, Cariola e Purrello si erano ritirati dalla corsa.
A permettere un simile risultato ha ovviamente contribuito l’alta affluenza alle urne registrata nell’arco della giornata che ha permesso il raggiungimento del quorum. L’affluenza definitiva ai seggi alle ore 19 è stata la seguente: hanno votato 1021 tra docenti e studenti (76,48%) e 676 unità del personale tecnico-amministrativo (54,65%). Contrariamente a chi pensava si trattasse di “elezioni balneari”, docenti, personale amministrativo e rappresentanti degli studenti si sono recati alle urne per esprimere la loro preferenza. La maggioranza dei votanti ha così espresso la propria fiducia per il professore, in virtù della sua eccellente carriera accademica e dell’ambizioso programma di governo presentato il mese scorso. Niente da fare invece per gli altri 4 candidati, che non ricopriranno chiaramente la carica del rettore per il sessennio 2019-2025, ma non si può al momento escludere di vedere magari uno o più di loro nella squadra di fedeli collaboratori e delegati del nuovo rettore.
Il neo-rettore dell’Università di Catania aveva già dimostrato di essere il favorito durante la prima votazione di venerdì 23, quando aveva già superato tutti gli altri candidati, ottenendo 615 preferenze ma senza raggiungere il quorum di 792 voti necessari per assicurarsi l’elezione.
Nato a Catania il 25 novembre 1961, si è laureato in Fisica con 110/110 e lode nel 1985. Dopo un periodo di ricerca presso i Bell Laboratories di Murray Hill a New York (USA), nel 1991 è entrato in organico all’Università di Catania dove, dal 2001, è professore ordinario di Fisica della Materia e oggi è decano dei fisici. Fondatore (2004) e primo direttore del Centro di Ricerca MATIS confluito poi nel CNR, Presidente della European Materials Research Society (Strasburgo) per il periodo 2009-2011, Fellow della European Academy of Sciences, componente dei panel di selezione dello European Research Council, è presidente del Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nanosistemi e membro di numerosi comitati scientifici ed editoriali. All’Università di Catania è stato membro del Senato accademico, presidente della Commissione Ricerca di Ateneo, membro del Presidio di Qualità, delegato del rettore alle Relazioni internazionali, coordinatore del progetto che ha portato alla fondazione del centro di ricerche dell’Ateneo BRIT e presidente della Scuola Superiore di Catania (2013-2018). Attualmente è direttore del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana”. I principali campi di ricerca riguardano le nanotecnologie e i materiali per l’elettronica, la fotonica, ed il fotovoltaico. In questi campi è autore di oltre 400 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali con oltre 12.000 citazioni e un indice di Hirsch di 52 (Fonte Unict.it).
“Partirò da quell’azione “trasparenza” – aveva dichiarato ai microfoni di LiveUnict prima delle votazioni – che, nel confronto con i colleghi candidati, si è rivelata tratto assolutamente distintivo del mio programma (www.francescopriolo.it). In un momento di sofferenza e disorientamento, mi impegnerò a dare subito risposte chiare sulle linee da seguire poiché il Rettore è il garante assoluto della linearità dei processi. Introdurrò la figura di un Delegato alla “Trasparenza” e darò forma ad un Advisory Board composto da membri esterni a UniCT, che siano di riconosciuto profilo professionale e etico e che diano il loro parere non solo sulle nostre best practices, ma soprattutto su quanto è necessario migliorare. Sono convinto che la pubblicizzazione di queste azioni e dei loro risultati ci aiuterà non poco a ristabilire quel rapporto di fiducia che la nostra comunità ha sempre avuto con gli studenti, le loro famiglie e chi ci osserva dall’esterno. E ancora: mi occuperò della stabilizzazione del personale tecnico-amministrativo, del riconoscimento del ruolo specifico dei lettori e dell’equiparazione di tutti i contratti per RTDB, mi impegnerò a fare crescere il numero delle Scuole di Specializzazione di area medica e le borse di studio. Un’azione combinata su più fronti, quindi, per il rilancio della nostra Università”.
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