La dispersione scolastica è un fenomeno che coinvolge, ancora oggi, troppi ragazzi. A confermarlo è la rivista specializzata Tuttoscuola, che ha analizzato il fenomeno in riferimento al territorio italiano. Lo scenario è sinceramente preoccupante: dei circa 130mila nuovi iscritti alle superiori, uno su quattro non vedrà mai il diploma.
I numeri sono leggermente inferiori rispetto al passato, ma restano alti: tra il 2013 e il 2018 hanno anticipato il congedo scolastico 151mila ragazzi, il 24,7% del totale, contro il 36,7% del 1996-2000. In Sicilia, soprattutto, si registra un record di oltre 35% di giovani che iniziano le superiori senza però mai conseguire la maturità: siamo molto lontani dalla soglia massima dell’Unione Europea del 10% di abbandoni.
Ma a perdere alunni per strada non sono soltanto le scuole superiori: la metà degli iscritti all’università, infatti, non arriva alla laurea. E spesso chi abbandona i libri così precocemente finisce nell’oblio dei Neither in Employment nor in Education or Training (Neet): Un ventenne del Sud-Italia su 3, ad oggi, non studia e non lavora. E di quelli che arrivano a laurearsi, 1/4 preferisce andare a lavorare all’estero. Il restate 38% dei diplomati e laureati non trovano un lavoro idoneo al titolo di studi conseguito. Un quadro a dir poco sconfortante.