La Sicilia ha dato i natali a grandi personaggi massimi esponenti di ogni arte: dalla letteratura alla musica, passando per la pittura. Ma quali sono i grandi maestri siciliani della macchina fotografica? Ecco 5 famosi fotografi nati in Sicilia.
La fotografia è un’arte che ha da sempre qualcosa di magico: attraverso essa, è possibile catturare un momento e renderlo immortale, da rivivere ogni volta che si riguarda la foto. Nata per pochi ma ormai alla portata di tutti, al giorno d’oggi è possibile scattare foto dai diversi dispositivi come macchine fotografiche, tablet o più comunemente cellulari e immortalare momenti per noi significativi. Le finalità sono le più disparate: conservare il ricordo di un momento o condividerlo istantaneamente attraverso i social.
Sin dalle origini, l’arte della fotografia ha quindi catturato l’attenzione dell’uomo che ha continuato a studiarla e a migliorarla giungendo a risultati qualitativamente molto alti. Nel suo percorso, essa è cresciuta ed è diventata un supporto indispensabile per ambiti scientifici e accademici, così come per l’espressione personale nella vita di ogni giorno.
Il 19 agosto di ogni anno si celebra la giornata mondiale della fotografia, stabilita su iniziativa del fotografo australiano Korske Ara nel 2010. La scelta della data non è casuale: al 19 agosto del 1837 viene infatti fatta risalire l’invenzione del dagherrotipo, antenato della fotografia.
Dalla fine dell’Ottocento, la tecnica fotografica si è andata espandendo gradualmente in tutto il mondo e naturalmente è giunta anche in Sicilia, dove fotografi di alto livello si sono distinti per la grande qualità dei loro scatti. Ecco dunque 5 fotografi famosi che con la loro arte si sono dimostrati un orgoglio per la loro terra di origine: la Sicilia.
Primo tra tutti, Ferdinando Scianna è probabilmente il fotografo siciliano più famoso al mondo. Uno dei motivi della grande celebrità di Scianna è la sua presenza nell’agenzia fotografica internazionale Magnum Photos.
Nato a Bagheria nel 1943, si appassiona sin da subito alla fotografia ritraendo la Sicilia degli anni ’60 e riuscendo a trasformare l’interesse per lo scatto fotografico nel suo mestiere. La sua vita è costellata da incontri di alto livello: da Sciascia che vede i suoi primi lavori e con il quale instaura una grande amicizia, a Henri Cartier-Bresson, la cui conoscenza si rivelerà essere il suo biglietto di ingresso per l’agenzia Magnum. Dopo aver lavorato come fotoreporter e corrispondente a Parigi infatti, nel 1982 entra nella prestigiosa agenzia fotografica fondata da professionisti del calibro di Cartier-Bresson e Capa. Sarà il primo fotografo italiano a farne parte.
Senza mai lasciare definitivamente la Sicilia, Scianna prosegue la sua carriera collaborando con molti conterranei a diversi progetti. Un esempio sono le fotografie realizzate per la campagna di due stilisti emergenti siciliani alla fine degli anni ’80, oggi Dolce & Gabbana.
Fascino rétro e interesse per la cultura in ogni suo genere: questi sono gli ingredienti base di Enzo Sellerio. Di certo a molti il suo cognome non risulterà nuovo: si tratta infatti del fondatore della famosa casa editrice “Sellerio” con la quale sono stati pubblicati molti romanzi di successo, come quelli di Camilleri.
In pochi però sanno che la prima vera passione di Sellerio non fu l’editoria, ma la fotografia. Nato a Palermo nel 1924, il giovane Enzo Sellerio si dedica alla fotografia subito dopo la laurea in Giurisprudenza. Lascia infatti il posto alla Facoltà di Economia e Commercio per immergersi nel giornalismo e nei reportage, questi ultimi realizzati soprattutto in Sicilia, come quello sull’Etna o sui mosaici di Monreale. Solo alla fine degli anni ’60 si lancia nel mondo dell’editoria insieme alla moglie Elvira, fondando la nota casa editrice.
Tuttavia l’uomo non abbandonerà mai la sua prima passione: la Sellerio sarà infatti divisa in due entità distinte che si occupano rispettivamente di narrativa e di arte e fotografia. Dopo una vita piena e avvolto dall’arte, Sellerio muore a Palermo nel febbraio del 2012.
La sua è la storia di una donna forte che non si tira indietro davanti alla violenza della vita. Indicata spesso come la “fotografa della mafia” in quanto testimone di molti atti mafiosi nel Palermitano degli anni ’70 attraverso i suoi scatti, Letizia Battaglia ha iniziato la carriera di fotoreporter ed è diventata una fotografa di fama mondiale.
In un ambiente lavorativo prevalentemente maschile, Battaglia non si è mai preoccupata della competizione e fu la prima fotografa a raggiungere il luogo dell’assassinio di Piersanti Mattarella nel gennaio 1980. I suoi scatti furono rilevanti in diversi processi di mafiosi palermitani, come nel caso dei Salvo e dei corleonesi. Letizia Battaglia è anche nota per gli scatti della sua Palermo, soprattutto di figure femminili ed è stata la prima donna europea, insieme a Donna Ferrato, a ricevere il prestigioso Premio Eugene Smith, in ricordo dell’omonimo fotografo di Life. Ritorna a Palermo dopo aver vissuto per anni a Parigi e nel 2017 inaugura e inizia a dirigere il Centro internazionale di Fotografia nei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, occupandosi soprattutto di fotografia storica e contemporanea.
Grande fotografo siciliano, Angelo Pitrone è nato a Palermo nel 1955 ed è stato docente di Storia e tecnica della fotografia all’Università di Palermo.
La sua carriera si è concentrata prevalentemente sulla fotografia di paesaggi e su reportage, spesso sulle condizioni della sua terra d’origine: la Sicilia. Molto amico di personaggi come Camilleri e Tornatore, ha spesso attivato collaborazioni d’alto livello con questi intellettuali. Sono celebri le sue foto in bianco e nero su Leonardo Sciascia, ripreso in semplici scorci di vita quotidiana. Ma Pitrone ha realizzato anche dei ritratti di grandi figure culturali: da Alberto Moravia a Dacia Maraini, passando per Simonetta Agnello Hornby e Michelangelo Antonioni.
A partire dagli anni ’50 si sviluppa la carriera di Melo Minnella, nato a Mussomeli in provincia di Caltanissetta. Il su soggetto principale, che lo accompagnerà per la maggior parte dei suoi lavori è la Sicilia, in tutte le sue sfumature.
Iniziando dal folclore dell’isola maggiore e proseguendo con i magnifici scenari, l’inizio della carriera di Minnella è sempre legato alle origini. Successivamente si occuperà di testimoniare la povertà e la miseria del tempo, e collaborerà con diverse riviste come fotoreporter. Sono sue molto foto che riprendono i danni del disastroso terremoto del 1968 nella valle del Belice: nei suoi scatti a Gibellina si coglie in pieno la gravità della situazione che molti abitanti del luogo si trovarono costretti a fronteggiare. Pubblicando anche su riviste come Life e Stern, Minnella ha presto raggiunto la fama e il riconoscimento dovuti a un fotografo di alto livello.
Di seguito alcuni dei migliori scatti di questi cinque celebri fotografi siciliani.
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