La crisi di governo inauguratasi negli scorsi giorni inizia a farsi sentire, anche in prospettiva di rischi e pericoli: ad esporsi in tal senso, ultimo in ordine di apparizione, è stato il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, già esponente del Movimento 5 Stelle. Con un breve messaggio lanciato sui social, Bonisoli ha voluto precisare i rischi, in merito ai provvedimenti predisposti dal suo ministero, che la recente sfiducia al governo nazionale capeggiata dalla Lega di Matteo Salvini comporterebbe. Soprattutto, ciò riguarderebbe un corposo piano di assunzioni, nonché nuovi fondi da investire in arte e cultura.
Tra gli importanti provvedimenti che il Mibac si sta impegnando a portare avanti, a detta di Bonisoli, ci sarebbero le circa 3000 assunzioni di nuovo personale nei siti culturali di tutta Italia, rinforzato da ulteriori 1000 nuove unità entro la fine dell’anno. Nella nuova finanziaria, inoltre, il ministro aveva previsto un nuovo investimento nel suo settore di pertinenza, pari a circa 10 milioni di euro: anch’esso, con un’eventuale sfiducia al governo Conte, non andrebbe a buon fine. In buona sostanza, la crisi di governo minaccerebbe l’incremento di assunzioni, retribuzioni e qualità della formazione, precludendo anche possibili nuove carriere nei settori di pertinenza del Mibac. Un danno – ha chiosato Bonisoli – per il Ministero in primis ma anche per il Paese e la sua cultura.