L'accordo raggiunto da Bussetti coi sindacati della scuola riguarderà una serie di concorsi ordinari e straordinari per la scuola sia primaria che secondaria.
Quasi 70 mila nuovi posti di lavoro per la scuola, tra concorsi ordinari e straordinari. Questa, in estrema sintesi, la dichiarazione fatta dal Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti al termine dell’incontro con i sindacati della scuola. Stando a quanto contenuto nell’accordo siglato tra le parti, due di questi dovrebbero essere per la scuola secondaria, uno ordinario per i laureati e l’altro straordinario per gli insegnanti precari con almeno 3 anni di servizio. Altri 17 mila posti, invece, verranno dal concorso per infanzia e primaria.
“Metteremo in campo misure straordinarie a tutela dei precari storici – dichiara il Ministro – e, in contemporanea, avvieremo una nuova stagione di concorsi ordinari per chi vuole insegnare nella scuola secondaria”.
In particolare, saranno avviati a breve dei percorsi (Pas) per gli insegnanti che abbiano già lavorato almeno tre anni sia in scuole paritarie che statali, che consentiranno di conseguire l’abilitazione all’insegnamento, utile, fra l’altro, per accedere alle supplenze annuali dalle graduatorie di seconda fascia e per insegnare nelle paritarie. Al Pas potranno accedere, tra gli altri, anche i docenti di ruolo e i dottori di ricerca.
Inoltre, verrà anche bandito un altro concorso straordinario e abilitante da oltre 24mila posti, per chi ha già maturato tre anni di insegnamento nella scuola statale, di cui uno specifico nella classe di concorso per cui si intende concorrere. La graduatoria finale sarà determinata assicurando un preminente rilievo ai titoli di servizio, oltre che in base al punteggio attribuito ad una prova scritta, da svolgere al computer, per la quale sarà prevista una soglia di punteggio minimo, nonché a una prova orale non selettiva.
Infine, altri 24 mila posti, banditi tramite concorso ordinario, saranno destinati ai laureati che abbiano maturato i requisiti previsti dalle norme vigenti, inclusi i 24 crediti formativi in ambito antropo-psico-pedagogico e metodologie e tecnologie didattiche. I tavoli proseguiranno ora per affrontare, fra l’altro, anche le tematiche connesse al personale Ata.
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