È per alcuni la più temuta, per altri la più sottovalutata: la prima prova scritta d’italiano è quella che, senza dubbio, rappresenta lo scoglio iniziale per ogni maturando. Quest’anno la prima prova è fissata per il 19 giugno e, quindi, tra pochi giorni, migliaia di studenti italiani si ritroveranno a fare i conti con il fastidioso tema.
Il tema d’italiano non può non dare inizio a ogni esame di maturità. L’elaborato scritto, infatti, costituisce la summa di tutte le competenze acquisite durante i cinque anni di scuola. Raccoglie in sé senso critico, capacità di espressione scritta, proprietà di linguaggio e conoscenze generali. Proprio per questo è, forse, una delle prove più temute. Basta, però, tenere a mente una piccola dritta: il foglio bianco è vostro amico. Quest’ultimo non giudica, non fa espressioni equivoche, non interrompe e non incalza con domande fastidiose che creano confusione come farebbe un docente.
Approfittate della prima prova d’italiano per esprimere voi stessi, ciò che pensate, senza timore di essere giudicati e senza concentrarvi troppo sul punteggio. Se non siete ancora convinti, tuttavia, eccovi alcuni consigli per affrontare la prima prova dell’esame di maturità senza stress.
Concentratevi sui punti forti
L’esame di maturità non è certo il momento per decidere di cambiare e provare cose nuove. Se durante i cinque anni di scuola, per esempio, il saggio breve non è mai stato il vostro forte, non ha senso mettersi alla prova proprio adesso. Cercare di superare i propri limiti dovrebbe essere lo scopo da perseguire sempre. Sappiate, però, farlo nei momenti più adatti. Durante la prima prova scritta, dunque, cercate di concentrarvi sui vostri punti forti.
Se l’analisi del testo non ha segreti per voi, optate per quella. Se, al contrario, il saggio breve vi ha sempre assicurato buoni risultati, non vergognatevi a fare la scelta più scontata. Alla stessa maniera, prediligete argomenti affini alle vostre corde. Se la letteratura vi appassiona, scegliete il tema a spunto letterario; se seguite con attenzione gli avvenimenti del nostro tempo, preferite la traccia sull’attualità. Scrivere di qualcosa che si conosce e ci appassiona sarà una mossa vincente.
Occhio al linguaggio
Potrebbe sembrare banale, eppure non lo è affatto. Una buona proprietà di linguaggio costituisce almeno la metà della valutazione finale. Senza nulla togliere alla sostanza dei concetti espressi, infatti, è assolutamente necessario esprimersi in un italiano corretto e non troppo elementare.
Ricordatevi che, in fin dei conti, siete dei giovani adulti e da voi si esigono maturità e competenze, anche di linguaggio. Uno stile troppo elementare potrebbe dare una non buona impressione. Le persone adulte devono possedere un bagaglio linguistico sufficiente.
Usate, quindi, un linguaggio lineare ma pulito, non esitate a padroneggiare espressioni più forbite senza comunque apparire obsoleti e senza dare l’idea di ostentare “paroloni” laddove non è necessario. Cercate di non essere ripetitivi, di non elaborare periodi troppo contorti e usate i sinonimi. Consiglio bonus: il dizionario vi salverà la vita.
Il tempo non è contro di voi
Quando ci si ritrova seduti con il foglio bianco davanti, si può avere l’impressione che il tempo giochi una partita contro di noi. Non è così. Tenete bene a mente che avete a disposizione ben sei ore, un tempo più che sufficiente per ciò che dovete fare.
Prendete tutto con calma, leggete con attenzione tutte le tracce e calcolate in maniera lucida in quale potreste riuscire meglio. A quel punto fate un grosso respiro, raccogliete le idee e, se vi è necessario, appuntatele e scrivete, scrivete tutto ciò che è appropriato e risponde a dovere alla consegna del tema. Non inserite informazioni inutili, ma soltanto quelle che sono funzionali al vostro ragionamento. Infine rileggete tutto con tranquillità, anche più volte, e consegnate.
Usate il senso critico
Siete grandicelli, ormai lo si è capito. In quanto tali dovete essere in grado di formulare ragionamenti logici e sensati a occhi chiusi. Mentre affrontate le vostre argomentazioni nella prima prova, fate in modo che chi andrà a leggerle riesca a seguirne il nesso. Non formulate pensieri infantili e non scivolate nei luoghi comuni.
Domandatevi questo: “io cosa ne penso”? A quel punto attingete a tutte le vostre conoscenze, non soltanto a quelle scolastiche, ma anche alle vostre esperienze e ai vostri interessi. Mantenetevi sempre attinenti alla traccia, ma al tempo stesso affrontate il tema in maniera ampia, come se foste impegnati in una conversazione con qualcuno e venissero fuori differenti spunti di riflessione. Argomentate sempre, non esistono verità assolute: se asserite qualcosa, cercate di motivarla in maniera adeguata.
Non siate banali
Come già detto, questo è il vostro momento, quel foglio bianco aspetta di ricevere le vostre idee. Evitare di scivolare in cliché e roba trita e già sentita. Anche quando riportate fonti esterne, come richiesto ad esempio nel saggio breve, fate in modo che esse siano funzionali alla vostra idea, alle argomentazioni che intendete proporre.
Le citazioni letterarie o scientifiche sono sempre benvenute, purché non siano buttate lì a caso ma abbiano un nesso. Cercate, infine, si spaziare, anche collegando le diverse discipline. Un personaggio letterario può sempre richiamare una situazione attuale, un evento storico può spiegare un problema della contemporaneità. In parole povere, sappiate osservare il mondo in tutte le sue pieghe e sviluppate la capacità di leggerne le sfumature in un’ottica totale.