Fra tutte le bevande calde quella più amata dagli studenti italiani è sicuramente il caffè. Abbiamo sempre un buon motivo per berne uno, un caffè lo si prende per fare due chiacchiere con i colleghi, uno giusto per fare pausa fra un libro e un altro, uno per rimanere concentrato su ciò che si sta studiando… ed è cosi che a fine giornata si avrà perso il conto della quantità dei caffè che abbiamo assunto durante tutta la giornata. Ma qual è la giusta dose da assumere?
Una ricerca condotta dall’University of South Australia ha dimostrato qual è il limite da non superare per non recare danni alla propria salute, soprattutto al cuore, poiché l’eccesso di caffeina può portare all’aumento della pressione sanguigna e successivamente ad una malattia cardiaca. Secondo lo studio condotto su 350 mila persone dai 37 e i 73 anni, si è dimostrato che il limite massimo da assumere è di 6 caffè al giorno. Dall’indagine si scopre anche che superare il limite di 6 caffè al giorno porta a problemi cardiovascolari, ictus e infarti. “Per mantenere un cuore in salute e una buona pressione – spiega Elina Hyppönen dell’Australian Centre for Precision Health della University of South Australia – le persone devono limitare il numero di caffè assunti ogni giorno a meno di sei tazzine, una quantità che rappresenta la soglia alla quale questa bevanda inizia a far male”.
Quindi bere molti caffè per passare una notte svegli sopra i libri, vale più della nostra salute? Essere più consapevoli dei rischi che si assumono consumando questa bevanda calda, tanto buona quanto dannosa, per il nostro corpo può forse aiutarci a moderarne il consumo.
Inoltre i ricercatori hanno scoperto esiste un gene in grado di metabolizzare la caffeina ben quattro volte più velocemente del normale, ma nonostante questo permane il rischio cardiovascolare, dunque anche chi possiede questo gene non può bere più di sei caffè al giorno! Già nel 2015 l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare aveva fissato il limite di cinque caffè al giorno, nonostante questo diversi ricercatori hanno comunque continuato il dibattito avendo anche pareri contrastanti riguardo benefici e danni.