I dati relativi all'anno 2018 diffusi da Confartigianato Sicilia sulle nuove imprese artigiane nell'isola sono positivi perché indicano una crescita rispetto all'anno precedente.
L’osservatorio economico di Confartigianato Sicilia, ha elaborato i dati sulla nascita di nuove imprese artigiane relative all’anno 2018 per la regione Sicilia. Sono 1573 nuove imprese artigiane sulle circa 25mila nuove aziende registrate nel 2018 nell’isola, pari al 6,1 % del totale.
La provincia col maggior numero di nuove imprese artigiane è stata Catania che ha visto la nascita di ben 510 nuove imprese con una percentuale del 32,4 %, davanti a Palermo – in cui sono nate 293 imprese e la cui percentuale è del 18,6 % – e Messina che si classifica terza con 177 nuove imprese e una percentuale del 11,3 %.
Delle nuove imprese, il 37,6% sono gestite da under 35; la percentuale di aziende gestite da donne invece, è del 15,6 %, il 6,1 % risulta in mano a stranieri.
I dati sulle nuove imprese sono in aumento rispetto all’anno precedente, ma se si guarda a 5 anni prima e cioè al 2014, si nota come ci sono circa 500 iscrizioni in meno, soprattutto tra le imprese gestite dai giovani con la percentuale che passa dal 46,9 % al 37,6 %.
In particolar modo le nuove imprese riguardano i seguenti settori: Attività di servizi per edifici e paesaggio (7,9%); Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici (6%); Lavori di costruzione specializzati (3,9%); Confezione di articoli di abbigliamento; Confezione di articoli in pelle e pelliccia (3,6%), altre attività professionali, scientifiche e tecniche (3,4%); Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese (2,8%); Industrie tessili (2,5%); Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature (2,4%).
“È sicuramente un dato che ci conforta sapere che in un anno hanno avviato l’attività oltre 1500 imprese artigiane – dichiara Giuseppe Pezzati, presidente di Confartigianato Imprese Sicilia -. È un dato positivo in un momento in cui sicuramente occorre una maggiore attenzione da parte della politica per favorire lo sviluppo dell’artigianato nella nostra Sicilia. Esiste e non possiamo non tenerne conto, una forte difficoltà da parte delle imprese, il superamento della quale richiede specifiche politiche di accompagnamento sia a livello nazionale che a livello locale per ridurre progressivamente ostacoli e divari tra nord e sud del Paese. Il corretto ruolo dei soggetti pubblici – continua il presidente di Confartigianato – rappresenta la chiave di volta e la validità della sinergia tra pubblico e privato per allinearsi ai grandi paesi europei e sulla capacità di finanziare le startup. Per riuscire ad aiutare i nostri artigiani, ed avere dati sempre più positivi sulla natalità delle attività, occorre partire dalla consapevolezza che l’artigianato e le micro e piccole imprese hanno esigenze diverse rispetto alle grandi imprese, e sviluppare una politica di interventi che ‘pensi innanzitutto al piccolo’, first small, come vuole l’Europa nello ‘Small business act’“.
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