TFA sostegno 2019: le prove preliminari del concorso hanno generato un'ondata di polemiche in merito ad alcune irregolarità che si sarebbero verificate durante i test in diverse università.
Il 15 e il 16 aprile 2019 si sono svolte nelle università italiane le prove preliminari del TFA sostegno 2019, per l’accesso ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione relativa alle attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità per l’anno 2019/20. I test, a cui hanno partecipato migliaia di candidati di tutta Italia, si sono svolti in due tornate, seguendo la seguente divisione: scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.
Lo svolgimento delle prove, che daranno ai candidati l’accesso alla prova scritta, tuttavia non sembra essersi svolto regolarmente in tutte le sedi e un polverone di polemiche si è sollevato in seguito alle giornate di lunedì e martedì: numerosi candidati hanno denunciato irregolarità che si sarebbero verificate prima, durante e dopo lo svolgimento dei test. Prima tra tutti, ad essere annullata è stata la prova della scuola primaria di Bari, creando diversi disagi soprattutto a chi arrivava da altre province o a coloro che, per quella giornata, avevano chiesto un permesso di lavoro.
“Bari. Annullata prova preselettiva primaria per brani mancanti nel plico”, scrive una candidata in un gruppo Facebook dedicato al concorso TFA sostegno 2019. L’Università ha prontamente pubblicato un avviso sul proprio sito web: il test dovrà essere ripetuto ma si attende l’emanazione di un provvedimento ministeriale relativo alla nuova data di svolgimento. In maniera informale, ai candidati è stato comunicato che la nuova data potrebbe essere fissata tra il 23 e il 24 aprile. Lo stesso si sarebbe verificato anche in Calabria nel corso della prova per la scuola secondaria di I grado.
Oltre agli annullamenti, sembrano parecchi i problemi che sono stati riscontrati dai candidati durante le prove e in merito a diversi aspetti: organizzazione delle singole università, presenza dei cellulari in aula, lunghe attese, scarsa attinenza delle domande agli argomenti studiati, disparità di trattamento dei partecipanti e ad altre irregolarità sulle modalità di svolgimento. “Esperienza logorante intellettualmente e soprattutto emotivamente! La definirei una tragicommedia”, scrive una candidata catanese.
“Ho visto gente nei bagni con i cellulari in mano – riferisce Claudia da Bologna –. Quando sono entrata io ho lasciato il mio senza che mi fosse richiesto, credendo fosse obbligatorio, oltre che giusto, farlo. La prova è stata organizzata in maniera da penalizzare chi aveva studiato, e le domande dei test erano poco rappresentative dell’argomento. Non lo trovo giusto”.
A proposito dell’annullamento della prova a Potenza, una candidata riporta: “Annullato a Potenza per errore di plichi. Cellulari ovunque. Borse ovunque. Mancanza di rispetto in primis dai partecipanti, errori di firme nell’identificazione e plichi della scuola di I grado confusi con quelli di II grado. Nonostante tutto questo, non volevano annullare la prova. Una vergogna!”.
Infine un candidato di Reggio Calabria: “L’unica cosa in regola erano i pennarelli neri che scrivevano bene. Per il resto: persone attaccate che suggerivano, copiavano, disomogeneità nei trattamenti ai singoli canditati ecc. Personalmente dovevo modificare delle risposte nella mia scheda e non mi è stato concesso farlo in nessun modo dopo che nei quiz a risposta multipla è obbligatorio poter rettificare le proprie risposte”.
Ulteriori lamentele stanno infine arrivando, in queste ore, sulla pubblicazione dei risultati da parte delle singole università. Ad oggi solo l’Università degli Studi di Catania, di Palermo, Cagliari, l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” e l’Università degli Studi della Basilicata hanno pubblicato gli elenchi degli ammessi che permetteranno ai candidati di accedere al prossimo step del concorso TFA sostegno 2019. Tra i candidati delle altre università circola malcontento per la differenza nelle tempistiche.
“Non trovo corretto che già alcune università abbiano pubblicato i risultati ed altre no – scrive Francesca la cui università di afferenza non ha ancora reso noti i risultati –. Chi ha già saputo di aver superato la prova può concentrarsi e studiare. Chi invece aspetta ancora di sapere, magari sta solo perdendo del tempo e potrebbe concentrarsi su altro. Ma poi le prove non vengono corrette tutte da un lettore ottico?”
Quello che emerge dalle numerose segnalazioni è certamente una situazione di criticità che coinvolge buona parte delle sedi territoriali in cui si sono svolte le prove. Irregolarità e confusione hanno creato non pochi disagi a tutti i candidati, che stanno reclamando all’unisono l’intervento del Miur affinché vengano chiarite le responsabilità e verificati tutti i casi di irregolarità registrati. C’è chi chiede, infine, un nuovo ciclo di TFA sostegno, in quanto il numero di docenti specializzati attraverso questo concorso non sarebbe sufficiente a coprire tutte le necessità.
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