Trasporti, Carta Multiservizi, erogatori di acqua e nuove strutture universitarie: il direttore generale dell'Università di Catania, il dott. Candeloro Bellantoni, racconta a LiveUnict le iniziative future dedicate agli studenti.
“Da quando io mi sono insediato, la Governance d’Ateneo ha dimostrato grande sensibilità verso gli universitari. Abbiamo deciso di poter offrire agli studenti dell’Università di Catania i miglior servizi”. Esordisce così ai microfoni di LiveUnict il dott. Candeloro Bellantoni, direttore generale dell’Ateneo catanese, che a quasi due anni dal suo insediamento fa un bilancio di tutte le iniziative realizzate per gli studenti e dei progetti futuri che riguardano la comunità studentesca.
Sono passati già sei mesi da quando sono stati introdotti i trasporti gratuiti per tutti gli studenti dell’Università di Catania, che hanno la possibilità di spostarsi, tramite la metropolitana di Catania e i bus urbani Amt, grazie a un apposito pass temporaneo. L’iniziativa è stata apprezzata dagli universitari catanesi, che al momento costituiscono un terzo dei passeggeri.
“Pensiamo che la mobilità sia un problema di accesso allo studio maggiore della contribuzione – ha spiegato Candeloro Bellantoni, direttore generale dell’Ateneo catanaese, a LiveUnict – Consideriamo che uno studente, che viene da Paternò e che presenta l’Isee, paga in media 300 euro di tasse e circa 50 euro al mese di abbonamento: il trasporto ha un costo doppio rispetto alla contribuzione. Abbiamo deciso di fornire l’abbonamento gratuito a tutti gli studenti, allo scopo di aiutarli a raggiungere facilmente i dipartimenti universitari, ma anche di educarli alla mobilità sostenibile.
Ma non abbiamo pensato solo agli studenti che stanno a Catania. A Ragusa stiamo definendo un accordo col Comune per mettere a disposizione un servizio di taxi condiviso, perché non era risolvibile il problema della mobilità con i mezzi tradizionali. Per Siracusa ci sono maggiori difficoltà per la dislocazione della nostra sede a Ortigia.
Ma la nostra sfida è il trasporto interurbano, e ci stiamo lavorando, perché se lo studente segue le lezioni è più preparato. Abbiamo lanciato un’iniziativa che non sta funzionando: abbiamo stanziato 300mila euro per abbattere il costo per gli studenti che vengono da fuori Catania. Questo finanziamento non viene utilizzato molto: gli studenti mi hanno spiegato che chi ha bisogno di quel contributo non riesce a raggiungerlo e non ha i mezzi per fare l’abbonamento”.
“È stato deliberato un piano di ammodernamento delle aule da 14 milioni di euro – spiega il Direttore generale – : abbiamo ricevuto le offerte ieri, e apriremo le buste oggi. Contiamo di avviare i lavori per mettere a posto 265 aule, che spero siano pronte entro la fine di questo anno solare: abbiamo previsto un rifacimento dell’edilizia (imbiancatura e infissi), ma anche una dotazione multimediale e contiamo di avere in tutte le aule dei grandi videoproiettori. Io punto ad averle pronte prima della visita di accreditamento che riceveremo dall’Anvur l’anno prossimo, ma non lo facciamo solo per l’Anvur, abbiamo deciso di usare questa visita come un’opportunità. Stiamo cercando di fare velocemente quello che forse avremmo fatto senza l’Anvur. E, nei prossimi mesi, pubblicheremo un’altra gara per la ristrutturazione e potenziamento dei servizi igienici. Gli studenti devono venire a studiare in ambienti uguali o migliori di quelli di altre università.
Ci stiamo occupando anche della sede di Architettura a Siracusa, dove le strutture non sono in buono stato. Per il momento è stato difficile realizzare lavori nella Caserma Abela (sede del corso) per problemi legati alla concessione, ma abbiamo scritto al Demanio, specificando tutte le necessità della struttura. Abbiamo deciso che, entro 90 giorni, se non diranno nulla in contrario noi partiremo con i lavori, che ammontano a circa 9 milioni di euro (6 sono già stanziati, gli altri 3 li cercheremo). Se tutto va bene, noi contiamo che con l’anno accademico 2020/2021 gli studenti inizino l’attività didattica in un’altra struttura a Siracusa, che stiamo individuando con il Comune. Stiamo decidendo se ristrutturare interamente la Caserma o metà, spostando alcune aule.
Inoltre, a Siracusa, stiamo valutando insieme alla Regione Sicilia di avere anche un altro edificio che si trova dietro Caserma Abela; vorremmo che diventasse una struttura per il diritto allo studio della Scuola di Architettura. Il nostro obiettivo è realizzare ad Ortigia una Scuola di Architettura residenziale. Da questo punto di vista, siamo ottimisti perché il governatore Musumeci tiene molto a questa iniziativa”.
“Abbiamo introdotto erogatori di acqua per evitare agli studenti di comprare le bottigliette – ha spiegato il dott. Bellantoni – ma soprattutto vorremmo che evitassero le plastiche monouso. Tutto ciò ha anche un valore dal punto di vista economico: ipotizziamo che uno studente consumi due bottigliette di acqua al giorno, frequentando l’Ateneo per 200 giorni all’anno, spenderebbe circa 200 euro. Gli erogatori, non appena entreranno a regime, riusciranno a fornire all’incirca la quantità di tre bottigliette e potranno essere utilizzati grazie alla Carta dello studente.
Per quanto riguarda le borracce, ne abbiamo distribuite 2500 in acciaio al personale. Ma ne abbiamo ordinate altre in Tritan (sostanza in plastica più leggera), che verranno messe a disposizione di tutti gli studenti che le chiederanno: pensiamo di distribuirle tramite i responsabili di edificio. Inizialmente il primo stock di circa 10.000 era destinato solo alle matricole, ma le daremo a chiunque le chiederà”.
“Abbiamo voluto che fosse un prodotto bancario, perché vogliamo utilizzare la Carta prepagata come sistema di accredito – ci racconta il Direttore generale dell’Ateneo – : se si devono pagare rimborsi o borse di studio agli studenti, contiamo di farlo con questa. In questo modo diventa più facile anche per gli studenti, che li potranno ricevere ovunque si trovino, anche in Erasmus. Se poi lo studente non vuole utilizzare la carta prepagata, può andare semplicemente in banca a richiedere il rimborso.
Per i problemi di distribuzione, abbiamo sollecitato Creval a potenziare il servizio. In ogni caso abbiamo pensato anche ad altre modalità: dalla prossima campagna di immatricolazione, la carta si attiverà via internet per poi riceverla a casa. In più, probabilmente la carta potrebbe essere materializzata sotto forma di app. Non siamo riusciti ad avere questo sistema pronto per quest’anno.
Ci piacerebbe che la Carta offrisse sconti su tutti gli esercizi commerciali di Catania: questa è la prima cosa che pensiamo di introdurre. Poi vorremmo fare entrare questa carta in un circuito più ampio: vorremmo che lo studente che viaggia avesse pure delle agevolazioni collegate, per esempio, alle reti museali”.
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