“Abbiamo voluto che fosse un prodotto bancario, perché vogliamo utilizzare la Carta prepagata come sistema di accredito – racconta il dott. Bellantoni, direttore generale dell’Ateneo – : se si devono pagare rimborsi o borse di studio agli studenti, contiamo di farlo con questa. In questo modo diventa più facile anche per gli studenti, che li potranno ricevere ovunque si trovino, anche in Erasmus. Se poi lo studente non vuole utilizzare la carta prepagata, può andare semplicemente in banca a richiedere il rimborso.
Per i problemi di distribuzione, abbiamo sollecitato Creval a potenziare il servizio. In ogni caso abbiamo pensato anche ad altre modalità: dalla prossima campagna di immatricolazione, la carta si attiverà via internet per poi riceverla a casa. In più, probabilmente la carta potrebbe essere materializzata sotto forma di app. Non siamo riusciti ad avere questo sistema pronto per quest’anno.
Ci piacerebbe che la Carta offrisse sconti su tutti gli esercizi commerciali di Catania: questa è la prima cosa che pensiamo di introdurre. Poi vorremmo fare entrare questa carta in un circuito più ampio: vorremmo che lo studente che viaggia avesse pure delle agevolazioni collegate, per esempio, alle reti museali”.