Calogero Gliozzo, il ragazzo di Nissoria colpito da un linfoma aggressivo (che resiste anche alla chemioterapia) e per cui si sono immediatamente mobilitati in tantissimi, dopo settimane è tornato a parlare, per aggiornare chi lo segue sulla propria situazione.
Dopo 20 giorni in ospedale dove le sue condizioni sono improvvisamente degenerate, i medici hanno preso la decisione di iniziare una “terapia di salvataggio”: per questo motivo lo hanno sottoposto ad una terapia sperimentale. Dopo il primo ciclo le condizioni del giovane sono in questo momento migliorate.
Di seguito il post completo in cui Calogero ci aggiorna sulla situazione:
“Ciao a tutti.
Finalmente dopo settimane intense dove non ci siamo fatti mancare niente… riesco personalmente ad aggiornarvi sulla situazione. Ci tenevo ad inviarvi un video, ma sono sicuro che andranno bene anche queste mie parole.
Ho trascorso circa 20 giorni in ospedale perché le mie condizioni sono improvvisamente degenerate. I medici stavano tentando di diminuire, drasticamente per poter accedere nel più breve tempo possibile alla Car-t, la dose di cortisone che da gennaio stavo assumendo come unica terapia per contrastare l’avanzamento della malattia, un intervento necessario per abbassare il livello di linfociti, un passaggio obbligatorio per la raccolta delle cellule.
Qualche giorno prima della data fissata per la raccolta e quindi per il primo passaggio per la Car-t, la situazione è divenuta insostenibile tanto da rendere necessario un intervento di drenaggio al cuore ed ai polmoni perché la malattia aveva iniziato ad intaccare questi organi.
Successivamente, i medici hanno preso la decisione di iniziare una ‘terapia di salvataggio’. Per questo motivo mi hanno sottoposto ad una terapia sperimentale. Ho effettuato il primo ciclo e le mie condizioni sono in questo momento migliorate. Sto eseguendo un secondo ciclo e procediamo ‘a vista’. Vi terrò aggiornati, promesso.
Molti di voi sono a conoscenza della donazione da parte della famiglia di Lorenzo. Valentina, mia sorella in questi giorni ha avuto la possibilità di parlare con loro e io e la mia famiglia che si trova in questo momento insieme a me a Tel Aviv speriamo di poterli incontrare di persona molto presto. Non ho molte parole per ringraziare questa famiglia per il loro generoso gesto in un momento così complicato, che posso comprendere e per questo vorrei mandare loro il mio più sentito grazie e quello di tutta la mia famiglia.
Avendo raggiunto la cifra necessaria per sostenere le spese mediche di questi mesi riteniamo necessario chiudere la raccolta su Gofundme – Italia. Ribadisco la mia volontà di destinare eventuali somme eccedenti alla ricerca e a cause simili alla mia. Ringrazio Elisa, responsabile della piattaforma per la celerità e la serietà con cui ci è stata vicino.
Non ci sono parole per descrivere le emozioni e le sensazioni che in questi mesi mi hanno travolto. Ringrazio tutti per l’affetto, la vicinanza e il contributo concreto che mi avete donato. Mi avete dato la possibilità di continuare a sperare e per questo non smetterò di lottare con tutte le mie forze. Credo che questa sia la dimostrazione di come l’unione faccia la forza. La mobilitazione che si è creata attorno al mio caso, e agli altri come il mio, è un esempio straordinario di umanità che mi fa sperare nel futuro.
Un ringraziamento particolare va a Feras Garabawy per il sostegno e l’aiuto concreto in tutte le delicate fasi affrontate finora, in particolare nella gestione del rapporto con l’ospedale e l’organizzazione logistica.
Vi terrò aggiornati.
GRAZIE dal profondo del mio cuore.
Vi mando un caloroso e fortissimo abbraccio.
Calogero”.
Leggi anche “Aiutiamo Calogero”: raccolti circa 300.000 euro in due settimane
Calogero Gliozzo, il ragazzo di Nissoria colpito da un linfoma aggressivo (che resiste anche alla chemioterapia) e per cui si sono immediatamente mobilitati in tantissimi, dopo settimane è tornato a parlare, per aggiornare chi lo segue sulla propria situazione.
Dopo 20 giorni in ospedale dove le sue condizioni sono improvvisamente degenerate, i medici hanno preso la decisione di iniziare una “terapia di salvataggio”: per questo motivo lo hanno sottoposto ad una terapia sperimentale. Dopo il primo ciclo le condizioni del giovane sono in questo momento migliorate.
Di seguito il post completo in cui Calogero ci aggiorna sulla situazione:
“Ciao a tutti.
Finalmente dopo settimane intense dove non ci siamo fatti mancare niente… riesco personalmente ad aggiornarvi sulla situazione. Ci tenevo ad inviarvi un video, ma sono sicuro che andranno bene anche queste mie parole.
Ho trascorso circa 20 giorni in ospedale perché le mie condizioni sono improvvisamente degenerate. I medici stavano tentando di diminuire, drasticamente per poter accedere nel più breve tempo possibile alla Car-t, la dose di cortisone che da gennaio stavo assumendo come unica terapia per contrastare l’avanzamento della malattia, un intervento necessario per abbassare il livello di linfociti, un passaggio obbligatorio per la raccolta delle cellule.
Qualche giorno prima della data fissata per la raccolta e quindi per il primo passaggio per la Car-t, la situazione è divenuta insostenibile tanto da rendere necessario un intervento di drenaggio al cuore ed ai polmoni perché la malattia aveva iniziato ad intaccare questi organi.
Successivamente, i medici hanno preso la decisione di iniziare una ‘terapia di salvataggio’. Per questo motivo mi hanno sottoposto ad una terapia sperimentale. Ho effettuato il primo ciclo e le mie condizioni sono in questo momento migliorate. Sto eseguendo un secondo ciclo e procediamo ‘a vista’. Vi terrò aggiornati, promesso.
Molti di voi sono a conoscenza della donazione da parte della famiglia di Lorenzo. Valentina, mia sorella in questi giorni ha avuto la possibilità di parlare con loro e io e la mia famiglia che si trova in questo momento insieme a me a Tel Aviv speriamo di poterli incontrare di persona molto presto. Non ho molte parole per ringraziare questa famiglia per il loro generoso gesto in un momento così complicato, che posso comprendere e per questo vorrei mandare loro il mio più sentito grazie e quello di tutta la mia famiglia.
Avendo raggiunto la cifra necessaria per sostenere le spese mediche di questi mesi riteniamo necessario chiudere la raccolta su Gofundme – Italia. Ribadisco la mia volontà di destinare eventuali somme eccedenti alla ricerca e a cause simili alla mia. Ringrazio Elisa, responsabile della piattaforma per la celerità e la serietà con cui ci è stata vicino.
Non ci sono parole per descrivere le emozioni e le sensazioni che in questi mesi mi hanno travolto. Ringrazio tutti per l’affetto, la vicinanza e il contributo concreto che mi avete donato. Mi avete dato la possibilità di continuare a sperare e per questo non smetterò di lottare con tutte le mie forze. Credo che questa sia la dimostrazione di come l’unione faccia la forza. La mobilitazione che si è creata attorno al mio caso, e agli altri come il mio, è un esempio straordinario di umanità che mi fa sperare nel futuro.
Un ringraziamento particolare va a Feras Garabawy per il sostegno e l’aiuto concreto in tutte le delicate fasi affrontate finora, in particolare nella gestione del rapporto con l’ospedale e l’organizzazione logistica.
Vi terrò aggiornati.
GRAZIE dal profondo del mio cuore.
Vi mando un caloroso e fortissimo abbraccio.
Calogero”.
Leggi anche “Aiutiamo Calogero”: raccolti circa 300.000 euro in due settimane