La crisi della Cmc e della Tecnis rischia di compromettere i lavori della metropolitana catanese e di mettere a rischio le prossime aperture di “Fontana” e “Monte Po”.
Gli ultimi aggiornamenti sembrerebbero segnalare alcune criticità per la metro Catania, ormai fondamentale mezzo di trasporto per cittadini catanesi. I lavori nei cantieri delle nuove tratte della metropolitana di Catania, infatti, potrebbero subire un arresto o comunque dei rallentamenti a causa della crisi che sta coinvolgendo la Cmc e la Tecnis, vincitrici della gara d’appalto per la costruzione dell’infrastruttura catanese.
Dopo una partenza positiva, segnata dall’apertura della nuova tratta Nesima-Stesicoro, esclusa la fermata di Cibali, i cantieri sembrerebbero adesso in forte rilento e, in alcuni casi, fermi. Come riportato su La Sicilia, la crisi di liquidità della Cmc e gli intoppi amministrativi e giuridici, che avrebbero coinvolto la Tecnis, starebbero inevitabilmente incidendo anche sulla costruzione delle nuove tratte della metro Catania. Quelle che, per inciso, vanno da Nesima a Monte Po e, quindi, a Misterbianco, e quella Stesicoro-Palestro, compresa nella tratta Stesicoro-Aeroporto. Quest’ultima sarebbe ancora in attesa del disco verde della Commissione Europea che permette di mandare in gara l’appalto integrato di 400 milioni per l’intera opera.
La crisi della Cmc starebbe interessando, in particolare, i lavori nella tratta “Stesicoro-Palestro”, dove a novembre nel cantiere a poca distanza da piazza Risorgimento sono stati avviati i soli lavori di scavo del tunnel, dato che la messa dei binari e degli impianti tecnologici ricade nell’appalto complessivo. Se in primo momento i lavori sarebbero proceduti in tempi relativamente veloci, adesso lo scavo della galleria verso le fermate “Plebiscito” e “San Domenico” sarebbe molto rallentato, con i 163 operai in cassa integrazione da lunedì scorso.
La situazione, però, apparirebbe complessa anche sul versante ovest dell’opera, dove è al lavoro la Tecnis. Qui si procede alla costruzione della tratta che dovrebbe arrivare a Monte Po, con annessa la nevralgica fermata “Fontana”, la quale, integrata con un tunnel pedonale, dovrebbe servire a collegare l’Ospedale Garibaldi Nesima alla città. I lavori che sarebbero dovuti terminare in estate, con consegna delle stazioni nell’autunno di quest’anno, sarebbero, però, in forte rilento con le date d’inaugurazione da riprogrammare.
Per quanto riguarda la stazione Cibali, tallone d’Achille della tratta Nesima-Stesicoro, anche in questo caso i tempi sarebbero incerti, sebbene i lavori siano quasi del tutto ultimati. Per questa ragione l’azienda Fce spera di poter mettere a servizio la stazione entro la prossima primavera estate, mentre le aperture delle prossime tratte restano un’incognita.
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