Sempre più spesso si sente parlare di mobilità e, in particolare, di Erasmus studio o traineeship. Ma è davvero l’unica possibilità di confronto che l’Università di Catania offre agli studenti? La risposta è no. L’Europa non è l’unica frontiera.
Da qualche anno, infatti, esiste Dire–Med (Dialogue Interculturel, REseaux et Mobilité en MEDiterranée), progetto che favorisce gli scambi culturali anche con l’Africa. Cofinanziato dall’Unione europea sempre nell’ambito del Programma Erasmus+, Dire–Med ha come obiettivo principale il dialogo internazionale, nonché la cooperazione tra gli stati che hanno uno sbocco sul Mar Mediterraneo.
Sei stati coinvolti: Francia, Spagna, Italia, Marocco, Tunisia e Algeria, per un totale di undici università. All’interno di questo panorama, l’Università degli Studi di Catania è l’unica rappresentante italiana all’interno del progetto, coordinato dal professore Rosario Sinatra (Delegato del rettore alle Politiche di sviluppo verso il Bacino del Mediterraneo) e supportato dalla valida équipe dell’Ufficio Mobilità internazionale coordinato dalla dottoressa Cinzia Tutino. Una nuova fisionomia di Erasmus, dunque, di ampio respiro, che consente di allargare i nostri orizzonti, accorciare le distanze e favorire l’accrescimento multietnico e culturale.
A tal proposito, l’Ateneo catanese e, più precisamente, il dipartimento di Scienze umanistiche, ha ospitato la terza riunione dei partner del progetto Dire-Med. Il Monastero dei Benedettini è stata la sede del seminario di formazione che si è tenuto dal 5 al 9 novembre 2018. Docenti, rettori e personale amministrativo delle varie università partner hanno messo in atto un vero e proprio dialogo interculturale, discutendo e scambiandosi opinioni e idee per progetti e collaborazioni future.
Anche in quell’occasione, il contributo degli studenti non è mancato. Tra i giovani partecipanti troviamo Sarra Gherissi, studentessa proveniente dall’università di Tunisi, Nicolò Corsico e Alessandra Costa. Questi ultimi due, studenti del Disum, si sono dedicati all’accoglienza e all’organizzazione dell’evento, sotto la costante supervisione della referente scientifica del progetto, la professoressa Concetta Rizzo.
Oltre a guidare gli ospiti all’interno del dipartimento, Alessandra e Nicolò hanno avuto la possibilità di accrescere il loro bagaglio culturale compiendo un vero e proprio viaggio pur restando nella propria città di appartenenza: insieme agli ospiti hanno riscoperto la bellezza del nostro territorio attraverso delle visite guidate e dei momenti di convivialità. Un’esperienza a 360 gradi, quella vissuta dai due ragazzi, i quali, nonostante la giovane età, si sono messi in gioco traducendo quando necessario e assistendo gli ospiti in tutti i momenti della giornata.
L’appuntamento con Dire-Med si rinnoverà il 23 e il 24 aprile 2019: è previsto, infatti, un altro evento sul dialogo interculturale presso l’Università di Tangeri, in Marocco. A partecipare, stavolta, saranno proprio tre studenti selezionati dall’Università di Catania.
In ultimo, all’interno del progetto era prevista anche una terza mobilità. Lo stesso Nicolò, in quanto studente di lingua e letteratura araba, era stato selezionato per realizzare uno scambio culturale in Algeria. Nicolò avrebbe dovuto recarsi in mobilità lo scorso novembre presso l’Università di Algeri I. Purtroppo, però, a causa di problemi burocratici, l’Ambasciata algerina di Roma non ha rilasciato il visto, impedendo di effettuare la mobilità e costringendolo a rinunciare a questa grandissima opportunità sempre targata Dire-Med. Ciò testimonia che tanto è stato fatto per potenziare il dialogo con i paesi del Mediterraneo ma tanto resta ancora da fare ed è per questo che il progetto Dire-Med riveste un’importanza strategica.