Molta attesa per il concorso scuola docenti 2019. In questi giorni rilasciata un’intervista dal ministro Bussetti nella quale ha affrontato diversi temi legati alla scuola tra cui anche il prossimo Concorso per Docenti, il bando per il reclutamento di docenti della scuola secondaria di I e II grado che si svolgerà secondo le nuove regole e requisiti introdotti dalla Riforma della Scuola varata dal Governo Lega-5 Stelle.
Superato il corso si accede ad un percorso triennale di formazione iniziale e di tirocinio – il percorso FIT. Gli aspiranti docenti stipuleranno un contratto triennale retribuito di formazione iniziale e di tirocinio con l’USR – ufficio scolastico regionale – facente parte l’ambito territoriale scelto dal docente in seguito alla vittoria del concorso.
Quando esce il bando?
C’è chi ipotizza fra l’estate e l’autunno, ad oggi non c’è una data ufficiale. Durante la recente intervista rilasciata, il Ministro Bussetti ha fatto sapere che il Ministero non ha una data precisa. L’unica certezza, ha assicurato, è che entro la fine del 2019 il bando sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Chi può partecipare?
Tutti i laureati in possesso della laurea magistrale ma privi di abilitazione. Tuttavia, a questo, deve essere aggiunto il possesso dei 24 CFU, i crediti nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”, requisito d’accesso previsto dal Decreto Legislativo n. 59/2017. I concorsi al bando per il sostegno richiedono inoltre la specializzazione sul sostegno.
Ciascun candidato potrà partecipare fino a quattro procedure per:
- una sola classe di concorso della scuola secondaria di primo grado
- i posti di sostegno della scuola secondaria di primo grado
- una sola classe di concorso della scuola secondaria di secondo grado
- i posti di sostegno della scuola secondaria di secondo grado
Nella stessa sede per 5 anni
Chi vincerà il concorso, dovrà sostenere un primo periodo di formazione. La durata dell’iter di prova dovrebbe essere annuale, in seguito dovrà affrontare un periodo di transizione per poi assumere definitivamente la cattedra. Secondo le ultime informazioni, i neoassunti potrebbero essere costretti a restare nella stessa sede per 5 anni.