Speciale Sant'Agata

Sant’Agata 2019: info e orari dei momenti imperdibili della festa

Immagine di repertorio.
Quali momenti non perdersi delle festa di Sant'Agata? Dall'uscita delle Carrozza del Senato fino al rientro definitivo del busto reliquiario di Sant'Agata al Duomo: ecco in ordine temporale le informazioni utili e gli orari per godersi al meglio i momenti clou della terza festività cristiana più grande del mondo.

Manca una settimana esatta: all’alba del prossimo lunedì, i cittadini catanesi rivedranno ancora Sant’Agata, accompagnandola in processione per le vie della città durante i giorni a lei dedicati. La festa di Sant’Agata, terza festa cristiana più grande al mondo, è più di una semplice celebrazione.

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Durante questo periodo di festa, i cittadini e i turisti possono partecipare a manifestazioni di ogni tipo: da quelle folkloristiche, come la tradizionale annacata  delle candelore fino a quelle sportive, culturali e, perché no, culinarie e dolciarie. Si entra nel clou della Festa di Sant’Agata soprattutto dal 3 al 5 febbraio; ecco quindi un elenco in ordine temporale di ciò di cui non si può fare a meno di vedere durante le celebrazioni per Sant’Agata.

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3 febbraio
  • Carrozze del Senato e Processione per l’offerta della cera – La mattinata si aprirà con l’incontro (corredato da divertenti “scontri” tra prove di forza, musica e annacate) delle candelore votive festanti nei pressi di piazza Duomo, per poi dirigersi verso piazza Stesicoro. Alle 11,30 circa sfileranno le storiche Carrozze del Senato che tradizionalmente trasportano le principali cariche istituzionali catanesi; partendo da Palazzo degli Elefanti si dirigeranno, lungo via Etnea, nei pressi della chiesa di San Biagio (Sant’Agata alla Fornace). Da lì, dalle 12 circa, dopo il percorso inverso sino al duomo delle Carrozze, si terrà la Processione dell’offerta della cera a Sant’Agata, donata dall’amministrazione comunale, dall’Università di Catania, dalle autorità militari, dalle confraternite, dalle associazioni Agatine e così via. Il corteo verrà chiuso dalle candelore in rigoroso silenzio e ordine stabilito.
  • Spettacolo pirotecnico (‘a sira o tri) – A partire dalle ore 20, l’attesissimo spettacolo piromusicale sorprenderà come ogni anno le migliaia di persone raccoltesi in piazza Duomo, fino a Piazza Stesicoro. Saranno in programma spari e musica, tra il visibilio della gente. Leggenda vuole che i fuochi, sparati poche ore prima dall’attesa Messa dell’Aurora, servano da sveglia a Sant’Agata per adornarsi e prepararsi in vista della sua uscita dalla cameretta.

 

4 e 5 febbraio
  • Messa dell’Aurora – Uno dei momenti più toccanti dell’intera festa, quando finalmente i devoti, in un bagno di folla, rivedono il volto di Agata e la riabbracciano dopo un’assenza durata da metà agosto. In una cattedrale stracolma di gente, a partire dalle 5 del mattino iniziano canti e voci acclamanti l’uscita della Santa Patrona, tra le preghiere e le lacrime dei suoi cittadini. Dopo l’uscita dalla sacra cameretta, il busto reliquiario viene portato a spalla sull’altare maggiore, per dare inizio alla Messa dell’Aurora e all’uscita dal duomo, con la partenza del giro esterno [FOTO].
  • Salita dei Cappuccini – Dopo aver percorso buona parte del giro esterno, il fercolo giunge nel pomeriggio (dopo le ore 16.00) in piazza Stesicoro, per prepararsi alla Salita dei Cappuccini. Punto clou della festa, un tempo effettuata in corsa o a passo veloce, la vara che trasporta il busto reliquiario giunge rapidamente e sosta nei luoghi del martirio di Sant’Agata (chiesa Sant’Agata alla Fornace, chiesa Sant’Agata al Carcere e chiesa Sant’Agata La Vetere) [FOTO][VIDEO].
  • Vespri – La preghiera del tramonto viene effettuata subito dopo la salita dove, nella chiesa di Sant’Agata La Vetere (ex cattedrale catanese), il fercolo entra per intero al suo interno. La chiesa fu il primo sepolcro di Sant’Agata (in cui è ancora possibile fare visita), oltre alla teca in legno che per oltre 500 anni ne custodì le spoglie.
  • Spettacolo pirotecnico piazza Palestro – Altro attesissimo spettacolo pirotecnico, che avviene solitamente alle prime ore del mattino del 5 febbraio dopo che il fercolo, uscito dalla chiesa di Sant’Agata La Vetere, ha percorso gran parte di via Plebiscito e piazza Risorgimento; giunto davanti ‘o futtinu (Porta Garibaldi), i devoti possono godere di uno splendido spettacolo pirotecnico in piena notte, che rinfranca gli animi e spinge i devoti a dare l’ultimo po’ di forza per accompagnare la Santa nell’ultima parte del giro esterno.
  • La discesa alla Marina (‘a calata da Marina) – Parte finale del giro esterno, si svolge all’alba del 5 febbraio. Il fercolo di Sant’Agata giunge alla fine del lungo percorso di via Plebiscito per poi effettuare la caratteristica discesa, anche questa in passato realizzata a gran velocità. La vara supera gli Archi della marina e poi, dopo qualche manovra, arriva in piazza Duomo attraversando Porta Uzeda, per poi rientrare al duomo e rimanervi fino al pomeriggio.

 

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5 e 6 febbraio
  • Uscita per il giro interno – Dopo il Pontificale mattutino all’interno del duomo, con successiva processione delle autorità clericali e comunali verso le ore 12, al tramonto del 5 febbraio il busto e le reliquie di Sant’Agata vengono nuovamente poste sul fercolo per dare il via al giro interno. Una volta varcato il portone del Duomo, la Santa sarà nuovamente accolta da un fantastico spettacolo pirotecnico. Da lì partirà la processione lungo via Etnea, con le candelore e i numerosissimi ceroni ad aprire la strada [FOTO].
  • Spettacolo pirotecnico piazza Cavour (‘u focu do Buggu) – Lo spettacolo pirotecnico più “potente” dell’intera processione. Da qualche anno a questa parte, avviene nelle prime ore del mattino del 6 febbraio. In piazza Cavour, nonostante l’ora, migliaia di fedeli ammirano i fuochi del Borgo, percepibili per tutta la città, che tuonando rompono il silenzio della notte.
  • Salita di via Sangiuliano (acchianata di Sangiuliano) – Uno dei momenti più attesi, tra i più spettacolari passaggi dell’intera festa: eseguita prima col fiato sospeso dalle candelore, qualche ora dopo il fercolo viene trainato nella ripida e stretta salita di Sangiuliano sino all’incrocio con via Crociferi.
  • Canto delle suore Benedettine – Una volta eseguito in piena notte, con l’allungarsi sempre più dei tempi per il rientro della Santa, oggi è possibile assistere al canto in latino delle suore Benedettine alle prime ore del mattino del 6 febbraio. Emozionante il religioso silenzio nonostante le migliaia di persone e devoti presenti, interrotto solo dal dolce canto latino delle suore di clausura, che costituisce una delle tradizioni più forti ed emozionanti dell’intera festa.
Altri eventi

Gli orari indicati sono orientativi e potrebbero subire variazioni.