Cronaca

Catania, tre tonnellate di pesce sequestrate dalla Guardia Costiera

Foto archivio
Nuovi controlli da parte della Guardia Costiera: sequestrate tonnellate di prodotti ittici nel catanese.

La Sicilia orientale, ed in particolare la zona del catanese, è stata setacciata dalla Guardia Costiera per un’operazione definita con il nome di “Red October” mirata a controllare la qualità dei prodotti ittici in punti di sbarco, pescherie, automezzi, ristoranti ed in mare aperto: a Catania gli accertamenti hanno condotto al sequestro di tre tonnellate di pesce spada, triglie e tonno.

Notevoli quantità di pesce è stato etichettato come “non idoneo al consumo umano” perché scongelato e servito crudo ai clienti di molti ristoranti e punti di sbarco del capoluogo etneo e non solo.

Inoltre, il lavoro reso possibile dalla collaborazione tra  Capitaneria di porto e personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinario dell’Unità organizzativa Territoriale di Catania ha accertato la commercializzazione di prodotti come la “trigliola” che, essendo una specie sotto misura, non può essere legalmente venduta.

Le sanzioni relative ai numerosi controlli in terra ammonterebbero a un totale di 76.308 euro ma le ispezioni sono continuate anche per mare, portando al sequestro di 128 attrezzi di pesca non consentiti ( come la rete da posta, utilizzata proprio per la cattura del pesce sotto misura) e a multe salate per chiunque effettuasse senza patente nautica la pesce oltre le sei miglia dalla costa.

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Le verifiche, pensate con lo scopo di prevenire comportamenti illeciti relativi a pesca, commercializzazione e distribuzione delle specie e salvaguardare la salute del consumatore, sono destinate a continuare.

L’operazione “Red October” ha realizzato persino una significativa opera di carità: il pescato privo di tracciabilità ma di ottima qualità, è stato donato in beneficenza e sarà offerto in pasto nelle mense gestite dalla Caritas.